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Sono oltre 217 mila i bambini nati in 20 anni di legge 40

Ginecologia Redazione DottNet | 09/02/2024 16:59

Raddoppiati i trattamenti e i tassi di gravidanza. Il bilancio dell’Iss. Greco (S.I.d.R.): “Legge 40 efficace, ma occorre aggiornarla in funzione evoluzione tecnologica”

Dall’approvazione della legge 40/2004 che regolava la procreazione medicalmente assistita (Pma), il numero dei trattamenti effettuati ogni anno è raddoppiato, così come i tassi di gravidanza, e sono aumentate fortemente anche le procedure che utilizzano embrioni crioconservati. Oltre 217 mila i bambini nati negli ultimi 20 anni grazie alla legge 40.

Sono alcuni dei dati raccolti dal Registro Nazionale della Procreazione Medicalmente Assistita, istituito proprio dalla legge 40 presso l’Istituto Superiore di Sanità e che ha iniziato la propria attività nel 2005, resi noti in vista del ventesimo anniversario dell’approvazione, che ricorre il 19 febbraio.

Ecco alcuni dei dati raccolti (periodo 2005-2022)

  • L’attività di Pma è aumentata di quasi 2 volte, dai 63.585 trattamenti del 2005 ai 109.755 del 2022 e la percentuale di bambini nati vivi sulla popolazione generale che nel 2005 era del 1,22% nel 2022 è arrivata al 4,25%.
  • Il registro ha ottenuto informazioni relative a 217.275 bambini nati vivi (come la popolazione di Messina e/o Padova) a seguito dell’applicazione delle tecniche di Pma
  • Le procedure di Pma che prevedono l’utilizzo di embrioni crioconservati sono aumentate da 1.338 nel 2005, pari al 3,6% delle procedure, a 29.890 nel 2022, pari al 31,1%, simile al valore medio europeo del 2019 (ultimo dato disponibile) che era del 31,2%.
  • Il relativo tasso di gravidanza ogni 100 trasferimenti eseguiti è aumentato passando dal 16,3% del 2005 al 32,9% del 2022.
  • Le tecniche di Pma che utilizzano gameti donati sono aumentate da 246 cicli nel 2014, pari allo 0,3%, a 15.131 cicli nel 2022, pari al 13,8%.
  • L’età media delle donne che si sottopongono a cicli di Pma è passata da 34 anni nel 2005 a 37 anni nel 2022 (in Europa nel 2019 era 35 anni). La quota di donne sopra i 40 anni che era del 20,7% nel 2005 ha raggiunto il 33,9% nel 2022 (in Europa nel 2019 era del 21,9%).
  • Il numero medio di embrioni trasferiti in utero è passato da 2,3 nel 2005 a 1,3 nel 2022. La percentuale di parti multipli è scesa dal 23,2% del 2005 al 5,9% del 2022.

"I dati resi noti dal Registro Nazionale della Procreazione Medicalmente Assistita, istituito dalla legge 40 presso l'Istituto Superiore di Sanità, dimostrano la bontà dell’iniziativa legislativa e l’efficacia dei trattamenti di fecondazione assistita. È necessario, tuttavia, che resti al passo con i tempi. La legge 40 ha comunque vent’anni, per cui andrebbe aggiornata anche in base all’evoluzione tecnologica, in particolare l’uso dell’Intelligenza Artificiale, la diagnosi genetica sull’embrione e le tecniche di preservazione della fertilità". Lo afferma il Professor Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.), in merito ai dati diffusi dal Registro Nazionale della Procreazione Medicalmente Assistita in occasione del ventesimo anniversario della Legge 40 del 2004, che consente il ricorso alla Pma.

Secondo Greco si tratta di "numeri significativi, oltre 217mila bambini nati grazie alle tecniche di Pma in 20 anni, con i trattamenti effettuati ogni anno che sono anche raddoppiati, insieme ai tassi di gravidanza. Rilevante, inoltre, anche il forte incremento delle procedure che utilizzano embrioni crioconservati. La legge 40 - spiega - è un punto di riferimento insostituibile nell’ambito della riproduzione assistita in Italia, regola e tutela i diritti e i doveri delle persone coinvolte nel percorso di Pma e garantisce un chiaro quadro normativo. Occorre tuttavia aggiornarla in funzione del costante progresso tecnologico".

"Questa legge - prosegue Greco - ha aiutato molte coppie a realizzare il desiderio di diventare genitori, offrendo loro l’accesso a tecniche e trattamenti sicuri ed efficaci, ponendo l’accento sulla tutela della salute, così come sul rispetto della dignità umana e dei principi etici fondamentali. Sono molteplici i progressi ottenuti grazie a questa norma, per cui è necessario continuare a monitorare e valutare le sue applicazioni, assicurandone un costante aggiornamento alle conoscenze scientifiche più recenti e alle esigenze delle persone che si rivolgono alla fecondazione assistita".

"La Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.) - sottolinea - si impegna a promuovere la ricerca scientifica, l'informazione e la formazione nel campo della riproduzione assistita, al fine di fornire alle coppie le migliori opportunità e opzioni disponibili nel rispetto dei principi etici. Credo sia opportuno favorire il dialogo tra esperti, istituzioni e società civile per promuovere una maggiore conoscenza sul tema della Pma, che spesso è vissuta come un tabù dalle coppie coinvolte. Il ruolo di noi medici è fondamentale per guidare le coppie lungo il viaggio della fecondazione, informandole correttamente e offrendo loro tutte le possibili soluzioni" conclude.

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