Canali Minisiti ECM

Aumentano i pazienti con diagnosi di autismo in età adulta

Psichiatria Redazione DottNet | 01/04/2024 17:25

"Spesso sono forme lievi non diagnosticate in età infantile"

Il numero dei pazienti ai quali viene diagnosticata una forma di autismo in età adulta è in aumento. Queste persone, che di solito hanno tra i 20 e i 30 anni, spesso arrivano nei nostri centri con sintomi che potrebbero essere diagnosticati come comuni disturbi d'ansia o depressivi o, ancora, legati all'insonnia. Accade che la manifestazione di questi sintomi sia inusuale o eccessivamente protratta. Quindi si approfondisce il caso emerge una forma di autismo". Lo afferma Marco Colizzi, professore aggregato di psichiatria presso il Dipartimento di Medicina dell'Università di Udine.

Un aspetto importante nell'aumento di queste diagnosi sembra essere il recente miglioramento della capacità diagnostica che consente di intercettare un numero maggiore di persone con autismo rispetto al passato. "Nel nostro ambulatorio ORA-Osservatorio di Ricerca Autismo per la popolazione adulta, vediamo una percentuale importante di persone di sesso femminile che si rivolgono a noi per avere una diagnosi di questo tipo, in controtendenza col dato della letteratura scientifica che vorrebbe la condizione molto più prevalente nel sesso maschile. 

pubblicità

Le prevalenze, infatti, oscillerebbero da 3 a 1 fino a 7 a 1, con una differenza minore in età adulta - spiega l'esperto - Si tratta di forme lievi di autismo che sono sfuggite a una diagnosi in età infantile o che hanno causato maggior malessere con gli anni". Nel processo diagnostico, prosegue, "il nostro compito è proprio quello di andare a ricercare i sintomi chiave dell'autismo. Nel nostro ambulatorio abbiamo ideato un protocollo in cui effettuiamo interviste semi-strutturate che non trascurano i classici disturbi psichiatrici dell'adulto come ansia, depressione, psicosi, disturbi da stress, disturbi della personalità o insonnia, che possono essere presenti in comorbidità. Per il tramite di scale psicometriche, però, esploriamo la possibilità che i sintomi manifestati rientrino in una diagnosi di autismo, generalmente di grado lieve. La persona, dunque, potrebbe avere comunque un disturbo depressivo, ma presentare un disturbo dello spettro autistico verosimilmente preesistente", afferma lo psichiatra.

Ma come si manifesta l'autismo in età tardiva? Spesso i pazienti arrivano con sintomi di depressione, ansia e insonnia che si sono protratti nel tempo o che si sono presentati in maniera atipica, chiarisce l'esperto: "È frequente che questi sintomi abbiano risposto ai farmaci in modo insoddisfacente o che i medicinali abbiano causato effetti collaterali. Un'indagine accurata della storia della persona rivela segnali, magari trascurati, durante l'età dello sviluppo. Inoltre, le donne sono maggiormente in grado di camuffare i sintomi, col risultato di diagnosi parziali. Alcuni studi riferiscono una potenziale sovrapposizione tra l'autismo femminile e i disturbi del comportamento alimentare, in particolare l'anoressia. Stiamo però generalmente parlando, voglio ribadirlo, di forme lievi di autismo che sono sfuggite a una diagnosi in età infantile. Situazioni in qualche modo poi superate o che comunque non hanno presentato sintomi sufficienti per una diagnosi conclamata di autismo. Il percorso diagnostico è, dunque, estremamente complesso". Le persone che ricevono una diagnosi di autismo in età adulta, sottolinea lo psichiatra, "sono generalmente sollevate e grate del percorso effettuato, perché finalmente comprendono l'origine del loro malessere".

Colizzi coordina un team di ricercatori che sta inoltre indagando se la palmitoiletanolamide, PEA, una molecola endogena con proprietà anti-infiammatorie, lipolitiche e neuroprotettive, possa avere un effetto positivo anche nell'autismo adulto. "Si tratta di un acido grasso simil-cannabinoide già presente nel nostro organismo che si può assumere come alimento a fini medici speciali. Nella sua forma ultra-micronizzata viene assorbita più facilmente e può dare un beneficio al livello del sistema nervoso centrale. Nel 2021 abbiamo condotto la prima revisione della letteratura scientifica circa il ruolo della PEA nell'autismo, pubblicata su Nutrients. Lo studio che stiamo attualmente conducendo - conclude - è il primo che sta testando PEA ultra-micronizzata in adulti con autismo".

Commenti

I Correlati

La qualità delle relazioni sociali può aiutare nel passaggio tra infanzia e adolescenza

Chieste più risorse, più personale, più sicurezza

De Leo: “Oltre all’ageismo, vi è una vera e propria epidemia dei paesi occidentali che contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine cronica e il 10% da una forma molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al suicidio

“L’autismo è correlato all’età sempre più avanzata dei neo genitori, soprattutto di quella paterna, perché il Dna dello spermatozoo cambia, anche a causa dello stress”

Ti potrebbero interessare

La qualità delle relazioni sociali può aiutare nel passaggio tra infanzia e adolescenza

“L’autismo è correlato all’età sempre più avanzata dei neo genitori, soprattutto di quella paterna, perché il Dna dello spermatozoo cambia, anche a causa dello stress”

Madeo: “È importante sottolineare che l’ADHD si nasconde dietro i comportamenti di tutti i giorni, in specifiche situazioni e attività in cui il soggetto è impegnato. Questo disturbo si individua soltanto ponendo le giuste domande"

Secondo i dati dell'Istituto assisano negli ultimi cinque anni sono aumentate le richieste di valutazione clinico-funzionale per bambini al di sotto dei cinque anni. I casi esplodono e aumentano le difficoltà per ragazzi e famiglie

Ultime News

Anche un sms per ricordare che possono accedere ad un controllo

I medicinali a base di enalapril iniettabile non sono disponibili in Italia da oltre vent’anni, in seguito alla revoca dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) su rinuncia da parte dell’azienda farmaceutica titolare, nel 2000

La lettura combinata delle norme suggerisce, pertanto, di fare esclusivo riferimento ai termini di prescrizione e decadenza che scadono entro il 31 dicembre dell’anno in cui è disposta la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari per e

Mandelli: "Un farmacista che rafforza il proprio ruolo qualificato di dispensatore del farmaco e sempre più presidio fondamentale per le attività di prevenzione e diagnosi precoce, a tutto vantaggio dei pazienti e della sostenibilità del Servizio San