L’incidenza è pari a 5,6 casi per mille assistiti (5,7 nella settimana precedente). Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età
Stabile il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia rispetto alla settimana precedente. Nella dodicesima settimana del 2024, l’incidenza è pari a 5,6 casi per mille assistiti (5,7 nella settimana precedente). Nella dodicesima settimana del 2024, i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 328.000, per un totale di circa 13.281.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Lo rivela l’ultimo report RespivirNet curato dall’Iss.
Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età in cui si osserva un livello di incidenza di 16,5 casi per mille assistiti (17,3 nella settimana precedente).
Durante la settimana 12/2024, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 3,5%, in linea con quanto osservato nella settimana precedente (3,7%). Dall’inizio della stagione, i virus influenzali di tipo A risultano largamente prevalenti (93%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.
La circolazione dei virus respiratori risulta nel complesso in diminuzione, in linea con quanto osservato a livello europeo. Tra i campioni analizzati della settimana 12/2024, 54 (2,6%) sono risultati positivi per RSV, 12 (0,6%) per SARS-CoV-2, mentre 358 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 123 Rhinovirus, 106 Metapneumovirus, 49 Adenovirus, 39 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 32 virus Parainfluenzali e 9 Bocavirus. La co-circolazione di diversi virus respiratori contribuisce a determinare il valore di incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) registrato nella settimana 12 (5,57 casi per mille assistiti, come riportato nel Rapporto epidemiologico RespiVirNet del 28/03/2024), tra cui in particolare Rhinovirus, Metapneumovirus, virus influenzali e RSV.
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