Entro il 2050 il numero di persone che supera i 60 anni potrebbe raggiungere i 2,1 miliardi
Fino a 246 milioni di anziani in tutto il mondo potrebbero risultare pericolosamente esposti a temperature critiche entro il 2050, con effetti particolarmente gravi in Asia e Africa. Questo allarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati del Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC). Il team, guidato da Giacomo Falchetta, ha quantificato l’esposizione cronica a temperature medie elevate, e la frequenza e l’intensità dell’esposizione acuta a temperature estremamente elevate, per diversi gruppi di età in tutto il mondo. Questi risultati, commentano gli esperti, potrebbero aiutare a informare le valutazioni regionali del rischio associato alle temperature più calde e allo stesso tempo favorire il processo decisionale in materia di sanità pubblica. La popolazione mondiale, spiegano gli esperti, sta invecchiando con un ritmo senza precedenti. Secondo le stime attuali, il numero di persone di età superiore ai 60 anni potrebbe raggiungere 2,1 miliardi entro il 2050. Oltre due terzi di questa fascia di popolazione vivrebbe in paesi caratterizzati da redditi medi e bassi, più vulnerabili agli eventi estremi legati al cambiamento climatico.
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