
Entro il 2050 il numero di persone che supera i 60 anni potrebbe raggiungere i 2,1 miliardi
Fino a 246 milioni di anziani in tutto il mondo potrebbero risultare pericolosamente esposti a temperature critiche entro il 2050, con effetti particolarmente gravi in Asia e Africa. Questo allarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati del Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC). Il team, guidato da Giacomo Falchetta, ha quantificato l’esposizione cronica a temperature medie elevate, e la frequenza e l’intensità dell’esposizione acuta a temperature estremamente elevate, per diversi gruppi di età in tutto il mondo. Questi risultati, commentano gli esperti, potrebbero aiutare a informare le valutazioni regionali del rischio associato alle temperature più calde e allo stesso tempo favorire il processo decisionale in materia di sanità pubblica.
Il progetto coinvolge le Amministrazioni locali in una ‘challenge’ per realizzare politiche attive sul tema. Obiettivo finale: sensibilizzare la popolazione over 65 e fragile
Convivono segnali di invecchiamento e quelli per una buona salute
Lo studio su italiani, singaporiani e indigeni delle foreste
Conversano: ‘Attivare logica dell’investimento, notevole ritorno economico e sulla salute dei cittadini’
Palleschi: “L’età media elevata dei clinici italiani emerge proprio nel momento in cui si deve fronteggiare una crescente domanda di assistenza dovuta al progressivo invecchiamento della popolazione e all’aumento delle malattie croniche”
Al via il ciclo di eventi dedicato alla corretta informazione sulla prevenzione vaccinale delle malattie respiratorie nella popolazione ultrasessantacinquenne: 30 convegni su tutto il territorio nazionale
Applica la teoria dell'entropia, grazie a attività e alle interazioni rallenta l'invecchiamento
Studio sui topi osservando le salamandre. La vita sana si allunga del 25%
Commenti