
Nuovo test al Bambino Gesù le scova evitando le reazioni gravi
In Italia ogni anno tra le 2 e le 4 persone muoiono a causa di una reazione dovuta a un'allergia alimentare. Il più delle volte si tratta di giovani sotto i 20 anni. Quelle delle allergie alimentari è infatti un fenomeno in crescita. Si stima che 1 bambino su 50 sia allergico a uno o più alimenti e, nel 16% dei casi, lo è in forma grave. Crescono le allergie alla frutta a guscio (nocciole, anacardi, pistacchi) passate dal 3% all'8% dei casi pediatrici; quella alle arachidi, dall'1% al 6%, mentre l'allergia al latte rimane stabile a oltre il 15%, anche se oggi è più complessa da gestire, dal momento sempre più spesso convive con allergie ad altri alimenti, come uova, grano, pesce.
Al centro della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’impegno per politiche coese e il coinvolgimento delle nuove generazioni per nutrire il futuro
Invece dell'iniezione: allergologi, tanti vantaggi per pazienti
La nutrizione può influenzare lo sviluppo dell’epigenoma durante i periodi critici dello sviluppo tramite la modulazione della metilazione del DNA e le modificazioni degli istoni
Patella: "L’elemento chiave che entra in gioco è il microbiota intestinale che detta il nostro destino clinico decidendo se e quando, cambia l’espressione dei geni che predispongono a malattie come quelle allergiche"
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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