La xerostomia è un disturbo comune che interessa tra il 12 e il 30% della popolazione generale, raggiungendo picchi fino al 61% tra gli anziani
La secchezza della bocca, nota come xerostomia, è un disturbo comune che interessa tra il 12 e il 30% della popolazione generale, raggiungendo picchi fino al 61% tra gli anziani. Molte persone soffrono di questo problema a causa delle allergie stagionali ma quello che pochi sanno è che l'uso di antistaminici, non provoca solo sonnolenza: questi farmaci possono ridurre la produzione di saliva con conseguenze anche per la salute di denti e gengive. A spiegare il perché sono Silvia Masiero, segretario della Società Italiana di implantologia e parodontologia (Sidp), e Pierluigi Diano, medico chirurgo specializzato in pneumologia.
"Gli antistaminici di prima generazione agiscono bloccando i recettori dell'acetilcolina, neurotrasmettitore fondamentale per la secrezione salivare. Questo provoca secchezza delle labbra, lingua patinosa, alitosi e difficoltà a deglutire, oltre ai classici sintomi allergici come prurito, naso chiuso e occhi gonfi", spiega Diano.
Per prevenire e contrastare la xerostomia è importante mantenere una buona idratazione, bevendo piccoli sorsi d'acqua durante la giornata, e limitare sostanze disidratanti come caffeina, alcol e tabacco. Anche stimolare la salivazione con alimenti come frutta e verdura cruda, e usare olio d'oliva per facilitare la deglutizione, è utile. "Inoltre - prosegue Masiero - è consigliato umidificare gli ambienti in cui si trascorre più tempo, specialmente durante la notte, quando il flusso salivare fisiologicamente diminuisce. L'uso di prodotti specifici che migliorano la qualità della saliva, contenenti sostanze idratanti, lenitive, antibatteriche e remineralizzanti, aiuta a mantenere un pH equilibrato nel cavo orale, prevenendo sintomi della bocca secca, carie e infiammazioni gengivali".
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