"Auspichiamo che il Tavolo possa veder la partecipazione ai lavori di rappresentati di Società Scientifiche del settore per contribuire, con le proprie esperienze, alla redazione di una normativa di legge"
Gentile Direttore,
l’istituzione di un Tavolo di lavoro, costituito dal Ministero della Salute e dal Ministero dell'Università e Ricerca per individuare i percorsi per superare l'attuale corso di formazione della medicina generale trasformandolo in una vera e propria scuola di specializzazione è una buona notizia. La nostra associazione scientifica, da sempre fautrice ed impegnata nella promozione di una Scuola di Specializzazione Universitaria in Medicina di Famiglia, non può che essere d’accordo con le recenti dichiarazioni del Ministro Schillaci. Auspichiamo che il Tavolo possa veder la partecipazione ai lavori di rappresentati di Società Scientifiche del settore per contribuire, con le proprie esperienze, alla redazione di una normativa di legge che porti, in tempi brevi, alla costituzione di una scuola universitaria del Medico di Famiglia al pari di realtà europee.
Leonida Iannantuoni
Presidente di ASSIMEFAC (Associazione Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e Comunità)
"L’introduzione del ruolo unico per i medici in formazione, senza un impianto normativo chiaro e condiviso, avrebbe generato confusione, disuguaglianze e criticità organizzative"
"I limiti di tempo massimi, entro i quali deve essere garantita una prestazione ambulatoriale, prescritta con ricetta rossa e dematerializzata, variano a seconda del grado di priorità"
La riforma delle Case di comunità rischia di non risolvere il problema. Paolini: "Serve una medicina generale equiparata alla formazione delle altre specialità universitarie"
"La Medicina Generale è divenuta il capro espiatorio a cui attribuire tutte le pecche, i ritardi e i malfunzionamenti del Servizio Sanitario, anche quando, nel caso delle liste di attesa, la Medicina Generale non ha alcuna responsabilità"
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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