I ricercatori del dipartimento di Chimica Analitica dell'ACS segnalano lo sviluppo iniziale di un sistema che consente di effettuare lo screening del MP a basso costo tramite l'odore del cerume
La maggior parte dei trattamenti per la malattia di Parkinson (MP) si limita a rallentare la progressione della malattia. Un intervento precoce per la malattia neurologica che peggiora nel tempo è quindi fondamentale per ottimizzare l'assistenza, ma ciò richiede una diagnosi precoce. I test attuali, come le scale di valutazione clinica e l'imaging neurale, possono essere soggettivi e costosi. Ora, i ricercatori del dipartimento di Chimica Analitica dell'ACS segnalano lo sviluppo iniziale di un sistema che consente di effettuare lo screening del MP a basso costo tramite l'odore del cerume. Lo studio è pubblicato su Analytical Chemistry.
Precedenti ricerche hanno dimostrato che le alterazioni del sebo, una sostanza oleosa secreta dalla pelle, potrebbero aiutare a identificare le persone affette da MP. Nello specifico, il sebo delle persone affette da MP può avere un odore caratteristico perché i composti organici volatili (VOC) rilasciati dal sebo vengono alterati dalla progressione della malattia, tra cui neurodegenerazione, infiammazione sistemica e stress ossidativo.
Quattro dei COV riscontrati dai ricercatori nel cerume di persone affette da Parkinson erano significativamente diversi dal cerume di persone senza la malattia. Hanno concluso che questi quattro COV, tra cui etilbenzene, 4-etiltoluene, pentanale e 2-pentadecil-1,3-diossolano, sono potenziali biomarcatori del Parkinson. Dong, Zhu e colleghi hanno quindi addestrato un sistema olfattivo di intelligenza artificiale (AIO) con i loro dati VOC del cerume. Il modello di screening basato su AIO risultante ha classificato con una precisione del 94% i campioni di cerume di persone con e senza PD. Il sistema AIO, affermano i ricercatori, potrebbe essere utilizzato come strumento di screening di prima linea per la diagnosi precoce del PD e potrebbe aprire la strada a un intervento medico precoce, migliorando così l'assistenza ai pazienti.
"Questo metodo è un esperimento su piccola scala condotto in un singolo centro in Cina", afferma Dong. "Il prossimo passo è condurre ulteriori ricerche in diverse fasi della malattia, in più centri di ricerca e tra più gruppi etnici, al fine di determinare se questo metodo abbia un maggiore valore applicativo pratico".
Nessun effetto sul cervello se vengono consumate da adulti
Nel 2040, si prevede che il numero di persone diagnosticate con Sla in Europa aumenterà
Si celebra il 21 giugno per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla patologia rara, progressiva e ancora priva di una cura definitiva, che in Italia interessa oltre 6mila persone
Uno studio pilota dell’Università degli Studi di Milano ha evidenziato come la stimolazione elettrica spinale non invasiva (tsDCS) possa modulare i biomarcatori dello stress ossidativo e dell’infiammazione in pazienti affetti da sclerosi multipla
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Commenti