Il 26 agosto 2022, l’Autorità competente tedesca ha depositato presso l’Agenzia europea per le sostanze chimiche un fascicolo favorevole all’identificazione della melammina come sostanza estremamente preoccupante
La melammina, materia prima per la realizzazione di polimeri e resine, è sospettata di essere cancerogena. Il Tribunale della Ue conferma la decisione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) che identifica la melammina quale sostanza che può avere gravi effetti sulla salute umana e sull’ambiente. La sentenza riguarda una serie di cause intentate da una serie di imprese produttrici o utilizzatrici di melammina, stabilite in Germania, in Austria, in Belgio, in Svizzera e negli Stati Uniti.
Il 26 agosto 2022, l’Autorità competente tedesca ha depositato presso l’Agenzia europea per le sostanze chimiche un fascicolo favorevole all’identificazione della melammina come sostanza estremamente preoccupante, cioè come sostanza chimica che può avere effetti gravi sulla salute umana e sull’ambiente ai sensi del regolamento REACH. Secondo il Tribunale Ue, l’ECHA non ha commesso errori manifesti nella sua valutazione e respinge anche l’argomento delle imprese secondo cui non era stato rispettato il loro diritto di essere ascoltate nel corso del procedimento di adozione della decisione dell’ECHA. Il Tribunale ricorda infatti che “il regolamento REACH non garantisce alle parti interessate il diritto di essere ascoltate nel corso del procedimento. Esso si limita a prevedere una consultazione pubblica che non conferisce loro alcun diritto procedurale specifico diverso da quello di presentare osservazioni”.
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