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Nota 100, Ams: Un passo avanti per una gestione più capillare e condivisa della patologia

Sanità pubblica Redazione DottNet | 23/07/2025 13:23

Il Prof. Riccardo Candido, presidente AMD: “Deve inserirsi in un contesto di collaborazione strutturata tra medicina generale e specialistica”

"Rappresenta un progresso importante verso la presa in carico tempestiva, appropriata e condivisa delle persone con diabete tipo 2, in linea con un modello di gestione integrata e multidisciplinare della malattia", dichiara il professor Riccardo Candido, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD), commentando il recente aggiornamento della Nota 100 AIFA che ha aperto ai medici di medicina generale e agli altri specialisti la possibilità di prescrivere associazioni fisse o estemporanee di farmaci antidiabete innovativi.

"Si tratta di una semplificazione necessaria, che può migliorare in modo significativo la qualità di cura offerta ai pazienti. Permettere ai medici di medicina generale di prescrivere in autonomia combinazioni efficaci, come quelle tra gliflozine e farmaci incretinici, tra cui GLP1 agonisti recettoriali, doppi agonisti GIP/GLP1 o gliptine, consente di agire più precocemente favorendo una maggiore aderenza terapeutica e una prevenzione più incisiva delle complicanze cardiovascolari e renali del diabete.

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È fondamentale, tuttavia, che questa apertura si inserisca in un contesto di collaborazione strutturata tra medicina generale e specialistica, anche attraverso strumenti digitali e protocolli condivisi, per garantire continuità assistenziale, monitoraggio degli esiti clinici e sostenibilità del sistema", precisa l’esperto. L’aggiornamento della Nota 100 introduce, inoltre, novità cruciali per quanto riguarda l’accesso alle terapie. Viene meno, infatti, l’obbligo della scheda di valutazione e prescrizione e del piano terapeutico specialistico per gliflozine e gliptine, che diventano accessibili in farmacia con semplice ricetta ripetibile. "Una ulteriore semplificazione che alleggerisce il carico di lavoro delle strutture specialistiche, permettendo ai professionisti di concentrarsi su chi ha effettivi bisogni clinici, semplifica la vita dei pazienti e rafforza la tenuta del SSN", conclude il presidente AMD.

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