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Sport e bagni al mare, i falsi miti sulla gravidanza

Ginecologia Redazione DottNet | 28/07/2025 14:35

Alimentazione, esposizione al sole e sesso, l'esperto risponde

Diffidare dal 'sentito dire' e sfatare i falsi miti. Soprattutto in estate, le donne in gravidanza si trovano a dover fronteggiare informazioni scorrette, che possono generare ansie inutili. Francesco Gebbia, ginecologo e direttore della clinica IVI di Roma, aiuta a fare chiarezza sulle credenze più comuni. La prima: "meglio evitare l'esposizione al sole". "È un'affermazione vera solo in parte - chiarisce l'esperto -, il timore maggiore è il rischio di cloasma gravidico, macchie scure sulla pelle dovute a variazioni ormonali, ma una buona protezione SPF 50 riduce notevolmente questo rischio".

Un altro falso mito riguarda il consiglio di evitare bagni al mare e in piscina. "Passeggiate sulla spiaggia e brevi nuotate favoriscono la circolazione, mentre la piscina è ottima per il movimento in gravidanza, purché l'acqua sia pulita e clorata. Vanno però evitati posti sovraffollati per ridurre il rischio di infezioni vaginali", spiega il ginecologo. C'è poi la credenza che bere acqua fredda faccia male al feto. "Non esiste alcuna evidenza scientifica in proposito. Anzi, durante la gravidanza e soprattutto d'estate, è fondamentale mantenere un'idratazione costante, ma vanno evitate le bevande ghiacciate".

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Per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura crude, il consiglio dell'esperto è di "lavarli con bicarbonato o soluzioni disinfettanti". E riguardo al 'mangiare per due', il ginecologo spiega che in gravidanza andrebbe seguita "una dieta leggera, ricca di frutta e verdura, cereali integrali, proteine magre e abbondante acqua". Un altro tema riguarda il caldo e il rischio di parto prematuro. "Studi recenti hanno evidenziato una lieve correlazione tra ondate di calore estreme e rischio di parto pretermine, ma si parla di temperature superiori ai 35-37°C per periodi prolungati. - spiega Gebbia -. Una buona idratazione e il riposo in ambienti freschi aiutano a ridurre qualsiasi rischio". Per quanto riguarda gli spostamenti in moto e motorini, "lo si può fare procedendo con cautela, un'andatura moderata e su strade non dissestate. Ma solo nel primo trimestre. Dopo è meglio evitare a causa del rischio di cadute e delle vibrazioni che possono stimolare la contrattilità uterina", avverte l'esperto. Infine, vanno sfatati i falsi miti sull'attività sportiva e sessuale. "Lo sport in gravidanza è altamente raccomandato, se non ci sono controindicazioni mediche. Ogni attività va adattata al trimestre e alle condizioni individuali - spiega Gebbia -. Mantenere, inoltre, una vita sessuale attiva ha molteplici benefici: può aiutare a mantenere in salute il pavimento pelvico soprattutto nell'ultimo trimestre, può portare benefici sia fisici che psicologici alla coppia e può aiutare a indurre il parto se si è in prossimità della scadenza del termine".

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