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Pfizer, i dati del vaccino Covid sono trasparenti: 600 studi

Aziende farmaceutiche Redazione DottNet | 03/09/2025 18:55

"Accogliamo con favore l'appello alla trasparenza del Presidente Trump e restiamo profondamente impegnati a rispettare questo principio"

La multinazionale farmaceutica Pfizer difende la trasparenza dei dati relativi al proprio vaccino anti-Covid in risposta al presidente statunitense Donald Trump che, nei giorni scorsi, si era rivolto alle aziende del Pharma invitandole a "giustificare il successo" dei vaccini anti-Covid. Pfizer, con uno statement sul proprio sito, ha difeso le prove a supporto del vaccino: "Accogliamo con favore l'appello alla trasparenza del Presidente Trump e restiamo profondamente impegnati a rispettare questo principio. Ad oggi, i dati sul vaccino Pfizer contro il Covid-19 sono apparsi in oltre 600 pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria".

"Il successo dell'Operazione Warp Speed ;;(Ows) e lo sviluppo statunitense di vaccini a mRNA - afferma Albert Bourla, presidente e Ceo di Pfizer - rappresentano un'importante conquista per la salute pubblica. Sotto la guida del presidente Trump, l'innovazione americana ha guidato il mondo, contribuendo a prevenire il collasso economico e salvando oltre 14 milioni di vite in tutto il mondo. L'Operazione Warp Speed ha ripristinato la fiducia dei consumatori, ha fatto risparmiare oltre 1.

000 miliardi di dollari in costi sanitari grazie alla riduzione delle malattie gravi e a ricoveri ospedalieri evitati, e ha rapidamente incrementato la produzione nazionale. Questa leadership americana ha anche creato una nuova piattaforma che potrebbe dare impulso a un'innovazione significativa nella ricerca sul cancro. Un simile risultato meriterebbe in genere il Premio Nobel per la Pace, dato il suo impatto significativo". Bourla afferma di "accogliere con favore l'appello alla trasparenza del Presidente Trump" e, sottolinea, "restiamo profondamente impegnati a rispettare tale principio". Ed ancora: "Dati dettagliati sono stati presentati alle autorità regolatorie di 130 paesi e, dopo un'attenta revisione e analisi, tutti hanno approvato il vaccino. Molte nazioni, tra cui Regno Unito, Danimarca, Israele e Turchia, hanno continuato a generare prove concrete attraverso i loro programmi di vaccinazione, convalidando ulteriormente la sicurezza e l'efficacia del vaccino nella vita quotidiana", spiega Bourla.

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In risposta alla richiesta del presidente Trump, Pfizer indica quindi un link al proprio sito web, annunciando che "entro la fine del mese pubblicheremo ulteriori informazioni e studi". Inoltre, anticipa Bourla, "condivideremo nuovi dati riguardanti il ;;nostro ultimo ceppo di vaccino, approvato dalla Fda dopo un'attenta revisione" e "concordiamo con il Presidente Trump sul ruolo che i dati e la trasparenza svolgono nell'aiutare a informare pazienti e operatori sanitari sulla loro decisione di vaccinarsi". "Garantiamo l'integrità dei nostri dati e restiamo impegnati a condividere apertamente le informazioni derivanti dai nostri studi clinici in corso", conclude il Ceo di Pfizer.

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