Con Scotti anche D’Avino (FIMP), Penocchio (FNOVI), Mangiacavalli (FNOPI), Mandelli (FOFI) e Rossi (SIMG)
In questi giorni si è scatenata una querelle estiva sul tema de National Immunization Technical Advisory Group, oggi conosciuto come NITAG. Innanzitutto, potremmo italianizzare la sigla, che diventerebbe così "Gruppo consultivo tecnico nazionale per l'immunizzazione". Quindi parliamo di un comitato consultivo composto da esperti multidisciplinari responsabili di fornire informazioni ai governi nazionali. Informazioni utilizzate, da Governo e Regioni, per prendere decisioni sulle evidenze relative ai vaccini e alle politiche di immunizzazione. I soggetti firmatari di questo comunicato hanno scelto di rimanere in silenzio rispetto al tema mediatico delle ultime settimane, preferendo un dialogo istituzionale con il Ministero e il Ministro. Con la stessa responsabilità e rispetto istituzionale, riteniamo oggi di esprimere alcuni suggerimenti rispetto alla mancanza in commissione dei soggetti direttamente coinvolti ed esperti sulle politiche di immunizzazione.
Crediamo che queste considerazioni consiglino, prima di definire la composizione di un organismo tecnico, di esplicitare come si intende comporlo, ossia con quali strumenti e con la partecipazione di quali esperti, in possesso di quali competenze. Il tutto in coerenza con gli obiettivi tecnici connessi alla funzione consultiva su tutta la filiera vaccinale: dalla scelta di un vaccino fino all’approvvigionamento e quindi alla somministrazione. Sarebbe così anche più agevole comprendere le scelte operate, circa i componenti di questo organismo.
Medici, pediatri, infermieri e farmacisti ritengono di aver dialogato in maniera costruttiva con il Ministro Schillaci, che ringraziamo per la scelta di revocare il gruppo consultivo, nella speranza che il nostro contributo a tale decisione, sicuramente difficile, sia seguito dalla ricerca di un metodo, da parte del Ministro Schillaci medico, scienziato e professore universitario, per la nuova costituzione del Gruppo. Crediamo però di dover ringraziare anche la premier Meloni per la sua richiesta di multidisciplinarietà, che non vediamo come una critica all’operato del Ministro - quale è stata descritta da una parte della stampa - ma piuttosto come indirizzo in armonia con quanto da noi sostenuto e come avallo alla decisione del Ministro di revocare il Nitag.
Infine, alcune considerazioni di fondo, sempre nell’ottica di supportare il Ministero verso scelte coerenti con gli sviluppi di sistema: in una prospettiva "One Health", sarebbe utile coinvolgere nel nuovo Nitag anche i medici veterinari; per migliorare le politiche vaccinali sarebbe utile pensare anche a un empowerment dei cittadini, attraverso una loro rappresentanza nel Gruppo.
La ricerca Cnr pubblicata su Physical Review Research
Pubblicato dal Ministero della Salute il rapporto sul Piano Nazionale Residui 2024
Ciccozzi: "Serve cambiare approccio alla comunicazione e non puntare su infallibilità ma su condivisione"
"Non solo cure, serve vicinanza umana a chi vive la disabilità"
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti