Approvato il nuovo regolamento sul funzionamento dell’Agenzia
Con il nuovo "Regolamento di funzionamento e ordinamento del personale" l’AIFA si riorganizza per far girare al meglio gli ingranaggi che devono assicurare il più rapido accesso alle terapie, garantendo al contempo sostenibilità economica e sicurezza dei pazienti. E nell’efficientarsi lo fa superando la frammentazione nelle attività degli Uffici e puntando con decisione sull’HTA, l’Health Technology Assessment, il sistema multidisciplinare che in sanità consente di valutare la congruità dei prezzi in rapporto ai benefici terapeutici. "Uno strumento essenziale per il governo di una spesa farmaceutica spinta verso l’alto proprio dai costi dell’innovazione e dall’invecchiamento della popolazione", spiega il Presidente di AIFA, Robert Nisticò. "Per questo – aggiunge – nel Regolamento di riorganizzazione dell’Agenzia abbiamo voluto potenziare e meglio specificare le funzioni dell’HTA, che sempre più ricoprirà un ruolo centrale nel determinare prezzi e accesso alla rimborsabilità dei nuovi farmaci.
Le funzioni del Presidente
Il Presidente presiede il CdA e ha la rappresentanza legale dell’AIFA. Tra le funzioni del Presidente figurano quelle di sovrintendere al complesso delle attività dell’AIFA, delle Aree e degli Uffici per il tramite delle due Direzioni generali, anche tenuto conto degli indirizzi del Ministro della Salute; curare, sulla base degli indirizzi del Consiglio di Amministrazione, i rapporti con i Ministeri vigilanti e le altre Amministrazioni, con gli Istituti di ricerca pubblici e privati, con le società scientifiche, con le associazioni industriali, con le associazioni dei consumatori e dei pazienti, con le organizzazioni e gli organismi internazionali, comprese le Agenzie degli altri Paesi e l’EMA; sottoporre al Consiglio di Amministrazione, stabilendo le relative priorità, i piani annuali di attività e i piani di impiego dei fondi disponibili.
A supporto del Presidente operano: l’Ufficio di Presidenza, affari generali e relazioni istituzionali; l’Ufficio Stampa e comunicazione e il nuovo Ufficio relazioni internazionali. I primi due afferiscono alla Direzione amministrativa, il terzo alla Direzione tecnico-scientifica.
La Direzione amministrativa
Alle dirette dipendenze del Direttore amministrativo operano 5 Uffici di livello dirigenziale non generale:
Presso la Direzione amministrativa sono poi istituite due Aree: l’Area per la digitalizzazione, il procurement e il patrimonio e l’Area per le politiche del personale e del bilancio, ciascuna delle quali è articolata in 5 Uffici dirigenziali di livello non generale.
La Direzione tecnico-scientifica
Il Direttore tecnico-scientifico "è responsabile della direzione e della gestione dell’attività tecnico-scientifica dell’AIFA – specifica il Regolamento – in linea con gli indirizzi strategici, le priorità, gli obiettivi e le direttive del Ministro della Salute".
Presso la Direzione tecnico-scientifica, alle dirette dipendenze del Direttore, operano cinque uffici:
Presso la Direzione tecnico-scientifica sono poi istituite 4 Aree, che seguono l’intero ciclo di vita del farmaco: Pre-autorizzazione e Ricerca (a sua volta articolata in 4 uffici), Autorizzazione medicinali (articolata in 6 uffici), Accesso al farmaco e HTA (articolata in 5 uffici), Vigilanza post-marketing (articolata in 5 uffici).
Il ruolo forte dell’HTA
È sull’HTA che la nuova AIFA punta per garantire accesso all’innovazione e sostenibilità economica, dettagliando funzioni e compiti di quest’area considerata strategica.L’Area Accesso al farmaco e HTA coordina le attività di supporto alla CSE, quelle sull’accesso ai farmaci e sull’HTA, oltre alle attività relative a prezzi e rimborsi. Si articola in 5 Uffici dirigenziali di livello non generale, di cui 3 novità:
Pavesi (Direttore amministrativo AIFA): "Abbiamo messo le gambe alla Riforma di AIFA, ora rafforzare gli organici"
"Con il nuovo Regolamento, che riorganizza dalle fondamenta l’Agenzia, abbiamo definitivamente messo le gambe alla Riforma dell’AIFA varata due anni fa dal Governo, con l’obiettivo primario di garantire la migliore assistenza farmaceutica ai cittadini al miglior costo possibile", afferma il Direttore amministrativo, Giovanni Pavesi. "Un obiettivo – evidenzia – che vogliamo conseguire premiando la vera innovazione ma contenendo i costi di quella che, a volte, di nuovo ha solo il nome sulla scatola. Per questo abbiamo assegnato compiti precisi e dettagliati all’Area HTA, che, come il resto dell’Agenzia, dovrà essere rafforzata anche in termini di dotazione organica".
"L’AIFA – ricorda Pavesi – è ampiamente autofinanziata dai proventi delle proprie attività, svolte a favore delle aziende, che giustamente la retribuiscono. L’Agenzia, anche alla luce della sua riorganizzazione necessita di potenziare il suo personale, anche perché nel resto d’Europa le Agenzie analoghe possono contare su organici molto più ampi. A titolo d’esempio quella tedesca conta 1.350 dipendenti contro i nostri 600, nonostante l’AIFA sia l’unica a sostenere anche l’onere della contrattazione dei prezzi. Per questo – conclude – ci auguriamo che, ottimizzata la sua organizzazione, si possa ora rafforzare l’Agenzia con nuove figure professionali, avendo sempre come obiettivo il bene comune della migliore offerta di cure possibili".
Russo (Direttore tecnico-scientifico AIFA): "Passo avanti verso l’efficientamento dell’Agenzia. Ma già oggi tempistiche migliorate e più rinegoziazioni dei prezzi"
"Con il Regolamento che riorganizza l’Agenzia si compie un altro significativo passo in avanti verso l’ottimizzazione e lo snellimento delle procedure burocratiche, finalizzato a ridurre i tempi di ultimazione dei procedimenti autorizzativi, che era già due anni fa l’intento dichiarato del legislatore al momento di dare il via libera alla riforma dell’AIFA", sostiene il Direttore tecnico-scientifico, Pierluigi Russo. "Già oggi il modello della nuova e unica Commissione scientifica ed economica (CSE) ci consente di condurre una valutazione tecnico-scientifica concomitante con la negoziazione dei prezzi questo implica una riduzione delle tempistiche, anche se, a causa delle pendenze arretrate ereditate dalla nuova AIFA, i benefici più consistenti si vedranno in un futuro comunque non remoto. Nel frattempo – aggiunge Russo – i dati mostrano un trend di costante miglioramento mentre si è registrato un significativo aumento delle procedure di rinegoziazione dei prezzi". "Miglioramenti – conclude il Direttore tecnico-scientifico – che si inseriscono in un contesto che, grazie al lavoro dell’Agenzia, vede l’Italia vantare un’offerta di farmaci rimborsati tra le più alte d’Europa, pari all’80% dei farmaci approvati dall’EMA. Risultati che con la riorganizzazione interna dell’Agenzia puntiamo a migliorare ulteriormente a beneficio dei cittadini".
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