In Italia oggi sono circa tre milioni le persone colpite dall'asma, malattia che costa 30 euro al giorno per ogni paziente. In tutto il mondo la patologia colpisce 300 milioni di persone, con 250 mila morti ogni anno. I dati arrivano da Francesca Puggioni, consulente di pneumologia e allergologia dell'Istituto clinico Humanitas di Milano, intervenuta a Roma a una conferenza sull'argomento. "Le allergie - spiega l'esperta - provocano in Europa più di 100 miliardi di euro persi ogni anno per assenza da lavoro. Un numero elevato che fotografa le dimensioni del problema".
In Italia il costo complessivo delle allergie è di 2,5 miliardi di euro, mentre il costo medio per paziente è di 750 euro. Una cifra che cresce fino a 4-5 mila euro, nei casi più gravi, in cui sono necessarie ospedalizzazioni per riacutizzazione, come per il 40% dei casi di asma bronchiale. "Nel nostro Paese - prosegue l'esperta - le più colpite sono le donne, prevalentemente quelle che vivono al Nord e che per motivi climatici sono costrette a stare più in casa". A confermare l'emergenza c'è anche l'Organizzazione mondiale della sanità, "che ha ribadito - prosegue la pneumologa - che entro il 2015 oltre il 50% della popolazione europea soffrirà di qualche malattia allergica".
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
Commenti