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Studio: piu' casi d'asma in quartieri con piu' chiese e meno ristoranti

Pneumologia Redazione DottNet | 15/06/2009 17:17

Più casi di asma nei quartieri più ricchi di chiese, sedi di organizzazioni no-profit e meno possibilità di fare movimento. Mentre la presenza di ristoranti, parchi, cinema, centri culturali e abitanti di diversa origine etnica sembra funzionare da 'antidoto': nelle zone con queste caratteristiche l'incidenza di asma fra i bambini è più bassa rispetto alla media. Almeno a Chicago, città americana al centro di uno studio durato due anni e pubblicato sul 'Journal of Allergy and Clinical Immunology' dal team di Ruchi Gupta del Children's Memorial Hospital.

 

La ricerca mostra che i quartieri più vivaci e vitali, con luoghi di ritrovo per la comunità e ricchi di iniziative culturali, sono quelli con un più basso tasso di asma fra i bambini. Il gruppo di Gupta ha esaminato 287 zone della metropoli Usa, dove circa 50 mila bimbi sono stati sottoposti a screening per l'asma. I ricercatori avevano già notato che la malattia del respiro colpiva in modo differente le aree cittadine. Con questa ricerca hanno voluto indagare sul fenomeno, scoprendo che alcune caratteristiche sono stabilmente associate a una minor frequenza del problema.

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E sembra che le aree più dinamiche, vitali, forti anche di un mix di culture diverse e con un maggior potenziale di sviluppo economico, siano più protette. Certo, oltre all'indirizzo di casa sono molti altri gli elementi che possono influire sui tassi di asma infantili, dalla presenza di allergeni all'esposizione agli inquinanti. "Questo studio ci aiuta a ideare nuovi interventi, efficaci per ridurre la presenza della malattia fra i piccoli che vivono in ambienti urbani", conclude Gupta.

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