Più casi di asma nei quartieri più ricchi di chiese, sedi di organizzazioni no-profit e meno possibilità di fare movimento. Mentre la presenza di ristoranti, parchi, cinema, centri culturali e abitanti di diversa origine etnica sembra funzionare da 'antidoto': nelle zone con queste caratteristiche l'incidenza di asma fra i bambini è più bassa rispetto alla media. Almeno a Chicago, città americana al centro di uno studio durato due anni e pubblicato sul 'Journal of Allergy and Clinical Immunology' dal team di Ruchi Gupta del Children's Memorial Hospital.
La ricerca mostra che i quartieri più vivaci e vitali, con luoghi di ritrovo per la comunità e ricchi di iniziative culturali, sono quelli con un più basso tasso di asma fra i bambini. Il gruppo di Gupta ha esaminato 287 zone della metropoli Usa, dove circa 50 mila bimbi sono stati sottoposti a screening per l'asma. I ricercatori avevano già notato che la malattia del respiro colpiva in modo differente le aree cittadine. Con questa ricerca hanno voluto indagare sul fenomeno, scoprendo che alcune caratteristiche sono stabilmente associate a una minor frequenza del problema.
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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