Mandare in corto circuito la rete di segnali che danno energia ai tumori per neutralizzare le cellule tumorali: è questa la nuova linea di attacco dei nuovi farmaci anticancro, 23 dei quali si stanno già sperimentando sull'uomo. L'approccio è completamente nuovo, ma ''i bersagli terapeutici sono maturi'', spiega Pier Paolo Pandolfi, del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston e Harvard University, e in questi giorni in Italia per un confronto a 360 gradi con i ricercatori europei e statunitensi che stanno lavorando sui nuovi farmaci. A organizzare l'incontro è il Centro di Biotecnologie Molecolari dell'università di Torino.
- FARMACI REALI: ''è imprevedibile quando questi nuovi farmaci potranno entrare nella clinica'', dice Emilio Hirsch, dell'università di Torino. ''In alcuni casi - spiega - i test richiedono un alto numero di pazienti e di conseguenza hanno tempi lunghi e costi altissimi''. Ma è anche vero, aggiunge, che ''si sta facendo un grande sforzo per selezionare al meglio i pazienti che avranno i benefici maggiori''. Si spera in questo modo di avere una misura dell'efficacia nel maggior numero di pazienti in un tempo limitato e con costi limitati''. E' ottimista anche Pandolfi, per il quale questo ''campo si sta evolvendo in maniera eccezionale e sta portando a nuovi farmaci non più futuribili, ma reali''.
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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