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Più facile l’assistenza per chi si sposta nell’Ue

Sanità pubblica Silvio Campione | 27/07/2009 16:52

Assistenza malattia e previdenziale più facile per chi si sposta nei Paesi dell'Unione europea per turismo, studio o lavoro. Lo garantisce un pacchetto legislativo approvato da Consiglio e Parlamento Ue che consente entro marzo 2010 un moderno collegamento di tutti i regimi nazionali di sicurezza sociale.

Grazie alle nuove norme ci sarà una copertura ininterrotta assistenziale o previdenziale anche con il passaggio da una legislazione di uno Stato membro all'altro, facilitando così la mobilità delle persone. Finora sono già state distribuite 180 milioni di carte europee di assistenza malattie e con il coordinamento tra i diversi Stati è già possibile ricevere cure in caso di incidente o malattia anche in un paese diverso da quello d'origine. Un lavoratore disoccupato che decidere di andare a trovare un nuovo impiego in un altro Stato membro può continuare a beneficiare dei sussidi dal suo paese d'origine fino a un periodo di sei mesi.

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Chi ha lavorato in diversi Stati membri, alla fine della sua attività, può esportare una parte dei diritti ai fini della pensione. Con un coordinamento più stretto, assicura Bruxelles, queste opportunità diventeranno ancora più rapide e facili e questo dovrebbe accrescere ulteriormente la mobilità dei lavoratori: per ora solo il 2% degli europei si sposta per lavoro da uno Stato membro all'altro.

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