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Nuova influenza, boom per gli antivirali. I farmacisti: è inutile

Farmacia Redazione DottNet | 29/07/2009 20:21

E' boom di richieste per i farmaci antivirali contro la nuova influenza nelle farmacie italiane, ma questa corsa all'acquisto è ingiustificata dal momento che tali farmaci non possono prevenire il contagio e risultano efficaci solo se la patologia è in atto.

 Anzi, un loro uso 'fai da te', basato magari su autodiagnosi in presenza di sintomi 'sospetti', può essere molto pericoloso. Lo dicono chiaramente i farmacisti e lo conferma il farmacologo Silvio Garattini. Ma sull'onda dell'allerta mondiale per il rischio di pandemia, gli italiani, hanno cominciato la corsa all’acquisto. Risultato: fino a pochi giorni fa, gli antivirali erano esauriti nelle farmacie, conferma la presidente di Federfarama Annarosa Racca. Farmacie in 'tilt', dunque, ma la situazione è ora risolta: ''Nuovi lotti di antivirali - assicura Racca - sono stati distribuiti e le farmacie non segnalano al momento carenza di tali farmaci''. Ad ogni modo, ribadiscono anche gli Ordini dei farmacisti, la corsa ''all'accaparramento'' è ''irrazionale e inutile'' poichè, afferma il presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) Andrea Mandelli, è solo una ''illusione'' quella che gli antivirali ''possano impedire l'insorgere dela nuova influenza''.

Si tratta di una corsa all'acquisto ''insensata'', spiega Mandelli, ''innanzitutto perchè questi farmaci non hanno una funzione preventiva, ma vanno assunti esclusivamente quando l'influenza è in atto, quando un medico ha stabilito che è opportuno somministrare degli antivirali e ha compilato una prescrizione. L'uso a sproposito degli antivirali - avverte - può solo aumentare il rischio di selezionare virus resistenti al farmaco''. Ancora più pericoloso, poi, ribadisce Mandelli, è cercare di entrare in possesso del farmaco rivolgendosi alle cosiddette farmacie virtuali on line. Con questi acquisti a distanza, mette in guardia la Fofi, non si sa cosa si riceve: ''potrebbe trattarsi di una contraffazione, spesso contenente sostanze pericolose, oppure di un farmaco scaduto o conservato senza rispettare le dovute precauzioni''.

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Se il farmacista, dunque, ''responsabilmente rifiuta di consegnare il medicinale - afferma la Federazione - lo fa a tutela della salute del cittadino ed è sbagliato cercare scorciatoie''. Se si vuole prevenire effettivamente il contagio, consiglia Mandelli, ''le precauzioni da prendere sono altre: lavarsi spesso le mani, evitare i contatti ravvicinati con chi è malato e non trattenersi in luoghi molto affollati''. E mette in guardia dall'uso 'fai da te' degli antivirali anche Garattini: ''Se la patologia non è in atto, è inutile assumere tali farmaci, che hanno comunque degli effetti tossici''. Dunque, in presenza di sintomi assimilabili a quelli della nuova influenza, avverte, ''il consiglio è rivolgersi subito al medico, il quale deciderà, sulla base della diagnosi, se prescrivere o meno i farmaci. Ma l'uso 'fai da te', basandosi su una sorta di autodiagnosi, è sicuramente pericoloso''. E c'è di più: anche a contagio avvenuto, sostiene l'esperto, l'efficacia degli antivirali può essere comunque ''relativa''. Il motivo? ''Si tratta di farmaci - spiega - che non hanno una grandissima efficacia dal momento che contribuiscono solo a diminuire la durata della malattia stessa di 1-2 giorni: Questo, risulterebbe determinante se si trattasse di un virus molto virulento, ma visto che il virus A/H1N1 è invece poco aggressivo - conclude Garattini - accorciare il decorso della patologia ha una utilità relativa''.

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