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Febbre suina: l'esperto, allergie e smog “alleati” di pandemia l'allergologo, bimbi milanesi tra i più a rischio

Otorinolaringoiatria Tania Vuoso | 22/10/2009 09:58

Le allergie minano le difese immunitarie dei bambini e favoriscono la pandemia di nuova influenza A. E sul banco degli imputati finisce lo smog che contribuisce ad aumentare asma e rinocongiuntiviti allergiche nei più piccoli. A lanciare l'allarme è l'allergologo Alessandro Fiocchi, direttore della Divisione di pediatria dell'ospedale Macedonio Melloni di Milano.

L'esperto, alla vigilia dell'entrata in vigore delle misure anti-inquinamento a Milano e nell'area suburbana (severe limitazioni alla circolazione delle auto più inquinanti, secondo il piano anti-inquinamento della Regione Lombardia), torna a sottolineare il legame tra polveri sottili e allergie: le conseguenze, spiega, sono proprio rinocongiuntivite, asma e aumento delle infezioni respiratorie, che preoccupano soprattutto in inverno quando il freddo favorisce la circolazione dei virus respiratori e l'accumulo di particolato in atmosfera.

Le allergie nei bambini si accompagnano sempre a lievi deficit delle difese immunitarie - precisa Fiocchi - che reagiscono in modo abnorme, ma disorganizzato all'incontro con una sostanza estranea.

Anche se non gravi, questi deficit favoriscono le infezioni respiratorie, dunque anche la temuta pandemia influenzale". A correre più rischi sono proprio i bimbi della metropoli lombarda. "Milano, infatti, è tra le 5 città italiane con Roma, Bologna, Firenze e Torino in cui l'asma allergico e la rinocongiuntivite allergica nei bambini sono cresciute di più negli ultimi anni, e l'inquinamento va considerato uno dei primi responsabili del problema", incalza Fiocchi.

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Per ridurre il rischio di influenza, si può intervenire con semplici misure di igiene personale e ambientale: lavare frequentemente le mani ai bambini ed evitare il fumo in casa. "Altrettanto importante sarebbe sottrarre i bambini all'inquinamento cittadino, anche solo per un giorno alla settimana", puntualizza Fiocchi. In aggiunta, prosegue lo specialista in una nota, si possono rafforzare le difese immunitarie. "Con farmaci come l'immunomodulatore ribosomiale, capace di stimolare il sistema immunitario".
 

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