Si organizza in Francia la fronda anti-vaccino contro l'influenza A, con tanto di denunce per avvelenamento collettivo e la creazione, complice Internet, di un gruppo di dissidenti che intendono mettere in guardia i francesi sui presunti rischi della vaccinazione. La fronda parte dal sud.
Alcuni abitanti dell'Isere, sulle Alpi, si sono infatti rivolti al tribunale di Grenoble per denunciare la campagna di vaccinazione lanciata lunedì scorso dal governo e che, secondo loro, è ''un vero e proprio tentativo di avvelenamento della popolazione''. I querelanti hanno sporto denuncia contro ignoti e si sono costituiti parte civile. Si tratta della prima azione di questo tipo in Francia, dove da settimane ormai è in corso una fitta polemica sull'efficacia del vaccino e sui rischi di effetti collaterali. Polemica che ha investito anche il governo, accusato di eccessivi allarmismi, ed alimentata, sin dall'inizio di settembre, anche da un sondaggio che aveva rivelato i dubbi persistenti tra i sanitari, tanto che più di un terzo del personale ospedaliero francese rifiutava di farsi vaccinare.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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