'Nanobombe' invisibili verranno presto sparate su pazienti con il cancro alla prostata: in un anno infatti inizieranno i primi studi clinici con nanoparticelle contro i tumori; probabilmente anche polmoni e seno saranno inclusi nelle sperimentazioni cliniche in un secondo tempo. A dare l'annuncio la BIND Biosciences, un'azienda di Cambridge, in Usa, fondata dagli scienziati che hanno creato e testato su animali queste nanosfere.
Dopo il successo nelle sperimentazioni su animali, ha annunciato il vicepresidente della compagnia Jeff Hrkach, entro un anno inizieranno i test clinici su 25 pazienti. Si tratta di bombe piccolissime, il cui diametro è mille volte più piccolo di quello di un capello umano, che peraltro si rendono invisibili perchè sono rivestite di un 'mantello molecolare dell'invisibilità', che le fa passare indisturbate nell'organismo senza che il sistema immunitario le veda e le attacchi. Di fatto quello della non 'invisibilità' delle nanoparticelle era stato finora un problema senza soluzione che precludeva il loro utilizzo clinico.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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