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Cagliari, nasce fase 1 per i nuovi farmaci

Farmaci Silvio Campione | 12/11/2009 20:21

Dopo Verona e Chieti anche a Cagliari apre un centro per la ricerca farmacologica, all'interno dell'azienda ospedaliera Brotzu. Si tratta del Centro ''Fase 1'', interamente partecipato e finanziato dalla Regione Sardegna, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).

Le sperimentazioni riguarderanno nuovi agenti diagnostici e terapeutici in fase preclinica e clinica su volontari sani e pazienti oncologici. L'iniziativa è stata illustrata, dal Presidente del Comitato scientifico di Fase 1, Giovanni Biggio, dal presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Enrico Garaci, dal direttore generale dell'Aifa, Guido Rasi, e dal presidente di Farmindustria Sergio Dompè. Lo sviluppo di nuovi agenti a potenziale elevata efficacia farmacologica saranno proposti da giovani ricercatori, università, strutture no profit e neonate piccole e medie imprese.

Sono attualmente quattro i prodotti di potenziale interesse in esame: un antibiotico, un antinfettivo, due molecole sviluppate dal CNR di Roma ed una dall'Università di Genova scelti dal comitato scientifico su 25 proposte giunte con il secondo bando effettuato da Fase 1 (erano sei le proposte con il primo bando, ma nessuna è stata scelta). Sarà, invece, pubblicato nelle prossime settimane il terzo bando come ha annunciato Francesco Marcheschi, amministratore della società.

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''Questa iniziativa contribuisce sostanzialmente ad attrarre investimenti in ricerca clinica in Italia invertendo una tendenza che vedeva una asimmetria tra dimensioni del mercato farmaceutico (3° in Europa) ed investimenti - ha precisato Guido Rasi - L'Aifa e l'Iss hanno già contribuito sostanzialmente a rimuovere i colli di bottiglia che scoraggiavano la scelta del nostro Paese''. ''In generale i brevetti in Italia - ha affermato Enrico Garaci, - mancano di uno sviluppo e giacciono nei cassetti. Un reparto come Fase 1 ha anche lo scopo di attrarre i giovani ricercatori nell'area biomedica e rimettere nel circuito ricerche promettenti che mai avrebbero potuto essere sviluppate''. ''La possibilità di avvalersi dei servizi specialistici dell'azienda Brotzu - ha sottolineato Giampaolo Pilleri, Direttore del reparto di Ricerca Clinica Fase 1 - garantisce precisione e qualità ma anche la sicurezza del paziente''.

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