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Parte Welfare Italia: presto 130 ambulatori

Sanità pubblica | 13/11/2009 19:35

Servizi di sanità leggera facilmente accessibili e a costi contenuti. E' l'idea alla base di Welfare Italia, nuova società del consorzio di cooperative Cgm presentata a Genova.

L'obiettivo è quello di aprire 130 poliambulatori sparsi sul territorio italiano nei prossimi cinque anni, 22 già a fine 2010, che rappresentino per i cittadini una terza via tra sanità pubblica e privata. ''Contiamo di arrivare a offrire servizi a 350/400 mila famiglie - ha spiegato il presidente Johnny Dotti - a partire da settori come l'odontoiatria, nel quale già il 95% delle persone si rivolgono al privato, con costi molto elevati''. Welfare Italia ha già 1 milione 700 mila euro di capitale versato, somma alla quale hanno contribuito fortemente (1,5 milioni) Intesa San Paolo e Banco Popolare, che hanno deciso di investire nel progetto. ''Nel nostro paese il bisogno di sanità è esplodente - ha spiegato l'amministratore delegato di Intesa San Paolo Corrado Passera - e nè mondo pubblico nè privato si stanno attrezzando adeguatamente per rispondere, in particolare per quanto riguarda gli anziani.

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In questa situazione il modello di un'impresa sociale ben strutturata è quello giusto''. Sulla necessità di fare impresa ''tenendo conto del bene comune'', concorda il presidente del Banco Popolare Carlo Fratta Pasini. ''Questo progetto ci ha coinvolto - ha affermato - anche perchè per noi ha un valore simbolico, considerato che la nostra banca ha una storia cooperativa. Un'identità che con il tempo abbiamo un po' perso''. Lo statuto di Welfare Italia prevede che l'80% degli utili venga reinvestito per lo sviluppo della società. La speranza del presidente Dotti è quella di coinvolgere nel progetto sempre più soggetti per poter crescere anche al di là degli obiettivi iniziali.

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