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La Broncopneumopatia causa 17mila morti l’anno

Pneumologia | 16/11/2009 21:02

Una malattia in costante crescita che causa circa 17 mila morti l'anno (con un'incidenza 2-3 volte maggiore per i maschi) e nel nostro paese colpisce 2 milioni e 600 mila persone, (1,5 mln over 65), arrivando tendenzialmente dopo i 45 anni. E' questa la fotografia della Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), una malattia cronica del respiro che colpisce per l'85% i fumatori.

Il quadro è emerso questa mattina nel corso del convegno organizzato dall'associazione italiana dei pazienti affetti da Broncopneumopatia cronica ostruttiva per chiedere la vaccinazione anti pandemia a tutti i malati senza limite di età e per presentare l'VIII Giornata Mondiale Bpco, che sarà celebrata mercoledi' prossimo. A tale proposito l'associazione ha messo a disposizione un numero Verde (800961922) e un sito internet (www.pazientibpco.it) per fornire informazioni ai cittadini, e un questionario in otto domande che consente di rendere più semplice e costruttivo il dialogo tra medico e paziente, considerato che secondo i dati dell'associazione ''un paziente su due non viene diagnosticato''.

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Sul banco degli imputati, ancora una volta, come responsabile numero uno di questa patologia, il fumo. ''I dati epidemilogici parlano di una malattia in crescita nonostante le campagne antifumo - spiega Vito Brusasco, presidente della Società italiana medicina respiratoria (Simer) -; il motivo può ricondursi al fatto che in molti paesi le campagne anti-fumo non sono state fatte o non sono efficaci, e che gli effetti del fumo sull'apparato respiratorio si vedono a distanza di anni''.

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