Mentre il Congresso dibatte sulla riforma della sanita', gli Stati Uniti hanno rivoluzionato le raccomandazioni per la mammografia, ed e' subito polemica: le nuove linee guida alzano da 40 a 50 anni l'eta' minima in e' consigliato l'esame radiologico del seno e consigliano alle donne tra i 50 e i 74 anni di sottoporsi al test ogni due anni, non ogni anno come e' adesso.
Le nuove linee guida sono state emanate dalla U.S. Preventive Services Task Force, la stessa commissione di esperti di nomina federale che nel 2002 aveva incluso le quarantennni tra le categorie a rischio. In un'altra indicazione di come sta cambiando negli Usa la strategia della lotta al tumore, la commissione ha messo in dubbio un altro caposaldo della prevenzione: la autopalpazione del seno e' inutile e i medici non dovranno piu' istruire le donne a esaminarsi ogni mese. Le nuove raccomandazioni, pubblicate online sulla rivista Annals of Internal Medicine, avranno come effetto una drastica riduzione del numero di mammografie, con conseguenti minori costi per il sistema sanitario e meno preoccupazioni per le donne a cui sono diagnosticati falsi positivi che comportano ansie non necessarie e dolorose quanto costose biopsie. Le mammografie rappresentano solo negli Usa un business annuale da 3,3 miliardi di dollari.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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