Il consumo di ecstasy aumenta il rischio di apnee notturne. E' quanto emerge da uno studio di Una McCann, della John Hopkins School of Medicine di Baltimora (Usa), pubblicato su 'Neurology'.
"Le persone che usano ecstasy devono sapere che questa droga danneggia il cervello e può causare problemi immediati e pericolosi, come appunto l'apnea notturna", spiega la McCann. In passato le apnee notturne sono state legate a disturbi cognitivi, stanchezza diurna, ma anche al rischio di ictus e infarto. Nello studio i ricercatori americani hanno testato 71 persone che hanno preso l'ecstasy almeno 25 volte, e 62 che non l'avevano mai provato. Poi i partecipanti sono stati collegati a una macchina che misura il respiro e la pressione nasale nel sonno. Così gli scienziati hanno visto che chi aveva usato la sostanza era otto volte più a rischio di incappare in apnee notturne moderate o gravi rispetto agli altri. Non solo. Più frequente era stato l'uso di pasticche, più alto il tasso di episodi di apnea nella notte.
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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