Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, con simulazioni su speciali manichini-robot, per imparare a gestire i casi gravi di nuova influenza A. Sono partiti i corsi nazionali di Ecmo (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation) della Fondazione Policlinico di Milano, l'Ospedale dove la macchina 'salva-polmoni' è nata 30 anni fa, messa a punto da Luciano Gattinoni, Direttore del Dipartimento di anestesia e rianimazione dell'Irccs di via Sforza.
La 'scuola di Ecmo' è in via Pace 9 (Padiglione Valitudo), dove ha sede Adveniam, società senza fine di lucro nata come spin-off della Fondazione Policlinico e interamente controllata dalla stessa Fondazione. L'Ecmo, che ha già dimostrato la sua efficacia 'salvavita' in vari pazienti colpiti dal virus H1N1, utilizza un approccio innovativo - spiega il Policlinico in una nota - basato da un lato sull'ossigenazione e dall'altro sulla rimozione di anidride carbonica. Una doppia azione che mette 'a riposo' il polmone malato, permettendogli di recuperare senza rischiare i danni possibili con la ventilazione meccanica convenzionale. In questa prima fase, i corsi sono rivolti ai centri che fanno parte della rete nazionale per la gestione delle polmoniti gravi da influenza A.
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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