La morfina alimenterebbe i tumori, nutrendoli e favorendo così la loro crescita. A lanciare
l'allarme è uno studio dell'Università di Chicago, presentato al congresso dell'American Association for Cancer Research a Boston.
Il potente antidolorifico oppioide, usato prevalentemente proprio nei pazienti oncologici, non solo favorirebbe lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni, ma renderebbe anche più agevole l''invasione' della neoplasia in altri tessuti. Tuttavia il metilnaltrexone (Mntx), un farmaco messo a punto negli anni '80 - rivela lo stesso studio statunitense - ridurrebbe gli effetti collaterali della morfina pur non ostacolando le sue proprietà analgesiche, ovvero la sua capacità di alleviare il dolore. "Se nuovi test clinici dovessero confermare quanto emerso dalla nostra ricerca - fa notare Patrick Singleton, principale autore dello studio - potrebbero cambiare le strategie adottate nella somministrazione di anestetici per i pazienti oncologici sottoposti a intervento chirurgico".
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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