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Rapporto Italia, crescono le aspettative di vita

Sanità pubblica Silvio Campione | 10/12/2009 20:24

Crescono le aspettative di vita degli italiani, con il 20% che supera i 74 anni (e nel 2050 si arriverà al 35%), diminuisce la mortalità infantile (-19% per gli uomini, -31% per le donne) e quella legata ai decessi per tumori, che insieme alle malattie cardiovascolari causano il 70% delle morti nel nostro paese.

 E' la fotografia sulla condizione di salute degli italiani scattata dalla relazione sullo stato sanitario del paese, messa a punto dal ministero della Salute e presentata a Roma. Dallo studio emerge che circa il 61% della popolazione italiana si considera in buona salute, con una spiccata propensione al pessimismo per il genere femminile, nonostante più di una persona su 10 si trovi a dover convivere con almeno una patologia cronica. Ma il vero dato dolente che viene fuori dalla relazione è quello inerente alla gestione degli stili di vita, su tutti l'inattività fisica, il fumo e l'alcol, e che investe di diritto i comportamenti individuali. Basti pensare che i decessi dovuti all'inattività fisica sono pari al 5% del totale, il che significa 28 mila morti l'anno, e che sono 3,1 gli anni di vita in buona salute persi per invalidità e morte prematura. Senza contare che le stime attribuiscono al fumo da tabacco, in Italia, dalle 70.

000 alle 83.000 morti l'anno.
- SI VIVE PIU' A LUNGO: Negli ultimi anni è aumentata l'attesa di vita; si è passati infatti da una speranza di circa 74 anni per gli uomini e di 80 per le donne nei primi anni '90 a 78,4 e 84 anni, rispettivamente per gli uomini e per le donne. La Campania è la regione più svantaggiata in termini di mortalità, le Marche la più virtuosa.
- PIGRIZIA E FUMO I MALI ITALIANI: La Pigrizia, il fumo e l'abuso di alcol rappresentano fattori di rischio sui quali intervenire a livello di prevenzione. Nel primo caso, infatti, l'inattività fisica contribuisce in maniera rilevante al 5% del totale dei decessi (circa 28 mila persone l'anno), mentre nel secondo i dati indicano che sono attribuibili al fumo da tabacco, in Italia, dalle 70.

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000 alle 83.000 morti l'anno. E che oltre il 25% di questi decessi e' compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Mentre stime recenti indicano in oltre 24 mila il numero delle morti in Italia correlate all'alcol tra soggetti over 20.
- TUMORI, MORTALITA' IN CALO: La mortalità relativa ai tumori è in diminuzione, ma i morti legati al cancro costituiscono il 30% di tutti i decessi e rappresentano la seconda causa di morte nel nostro Paese, la prima fra gli adulti e la seconda fra gli anziani. Alla fine degli anni '70 la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi di cancro era del 33% ed è salita al 47% nei primi anni '90. Si stima che il 2,8% della popolazione italiana, circa 1,8 milioni di persone, abbia avuto nel corso della propria vita una diagnosi di cancro.
- 1 SU 10 HA PATOLOGIA CRONICA: Il 13% della popolazione risulta affetto almeno da almeno una fra le patologie croniche più rilevanti, con una prevalenza femminile (17,2%). Quelle più diffuse sono l'artrosi e le artriti (18,3%), seguite dall'ipertensione arteriosa (13,6%) e dalle malattie allergiche (10,7%).
- DIMINUISCE MORTALITA' INFANTILE: La mortalità infantile mostra un andamento in continua diminuzione, con una riduzione, dal 2001 al 2006, del 19% per i maschi e del 31% per le femmine, e con differenze fra le regioni del Nord e Centro e quelle del Sud del Paese
 

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