Crescono le aspettative di vita degli italiani, con il 20% che supera i 74 anni (e nel 2050 si arriverà al 35%), diminuisce la mortalità infantile (-19% per gli uomini, -31% per le donne) e quella legata ai decessi per tumori, che insieme alle malattie cardiovascolari causano il 70% delle morti nel nostro paese.
E' la fotografia sulla condizione di salute degli italiani scattata dalla relazione sullo stato sanitario del paese, messa a punto dal ministero della Salute e presentata a Roma. Dallo studio emerge che circa il 61% della popolazione italiana si considera in buona salute, con una spiccata propensione al pessimismo per il genere femminile, nonostante più di una persona su 10 si trovi a dover convivere con almeno una patologia cronica. Ma il vero dato dolente che viene fuori dalla relazione è quello inerente alla gestione degli stili di vita, su tutti l'inattività fisica, il fumo e l'alcol, e che investe di diritto i comportamenti individuali. Basti pensare che i decessi dovuti all'inattività fisica sono pari al 5% del totale, il che significa 28 mila morti l'anno, e che sono 3,1 gli anni di vita in buona salute persi per invalidità e morte prematura. Senza contare che le stime attribuiscono al fumo da tabacco, in Italia, dalle 70.
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