Le cellule del melanoma, tumore che solo in Italia registra 6.000 nuovi casi l'anno con una prognosi piuttosto infausta, si comportano come 'cannibali' che si nutrono di altre cellule per sopravvivere.
Ora, i ricercatori dell'Istituto superiore di sanità (Iss) hanno scoperto una proteina che presiede a tale meccanismo di 'cannibalismo' e la cui individuazione apre alla possibilità di mettere a punto nuove strategie antitumorali. Si tratta della proteina TM9SF4 il cui ruolo nei mammiferi e nell'uomo era del tutto sconosciuto. Questa proteina, espressa in diversi tumori, è l'omologa umana di Phg1A, un gene delle amebe che in questi organismi è coinvolto nei processi nutritivi. Lo studio, pubblicato su Embo Reports, è opera di un team di ricercatori del Dipartimento del Farmaco dell'Iss, coordinati da Stefano Fais. La scoperta è il frutto di studi condotti dal gruppo di Fais, che avevano dimostrato come cellule ottenute da metastasi di melanoma umano cannibalizzano altre cellule, sia vive sia morte, per alimentarsi.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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