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Arriva il passaporto sanitario per viaggi esotici

Sanità pubblica | 12/12/2009 17:59

E' in arrivo il 'Passaporto sanitario per i viaggiatori': conterrà una serie di informazioni utili in caso di cure all'estero, soprattutto in paesi esotici, e servirà anche al rientro in Italia in caso di disturbi 'sospetti'.

Ad annunciarlo sono gli esperti riuniti a Roma per il convegno 'La prevenzione del viaggiatore: l'approccio multidisciplinare' organizzato dalla Società Italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni (Simvim). Ed i medici avvertono: i rischi legati ad una vacanza in un paese esotico sono spesso trascurati, a partire dalle profilassi anti-malaria e dagli accorgimenti per evitare disturbi come la diarrea, 'rovina-vacanza' per ben il 40% dei turisti. Perciò, anche in vista dei prossimi viaggi per le vacanze natalizie, ''fondamentale è la prevenzione ed informarsi nei centri specializzati''. Per quanto riguarda la diarrea, spiegano gli specialisti, si tratta di un disturbo causato principalmente da batteri, in particolare, nel 30-40% dei casi, dall'Escherichia Coli.

La sua diffusione nell'organismo avviene attraverso l'ingestione di acqua o cibo contaminati. E' quindi evitabile, avvertono, semplicemente seguendo le principali norme igienico-sanitarie di prevenzione. Ma il 95% dei viaggiatori la sottovaluta e mette in atto almeno un comportamento alimentare sbagliato durante la vacanza con il risultato di rovinarsi il viaggio. Più preoccupante, però, il rischio di contrarre la malaria: 3 italiani su 10 non assumono i farmaci per la profilassi o la troncano a metà importando nel nostro Paese 300 nuovi casi all'anno.

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Eppure, commentano i medici, ''basterebbe informarsi sulle malattie a rischio presso i Centri di medicina dei viaggi e seguire le profilassi indicate. Ma solo la metà dei viaggiatori lo fa''. Proprio per 'educare' il turista alla prevenzione, è in arrivo dal 2010 il 'Passaporto sanitario del viaggiatore', diffuso presso i Centri di Medicina dei viaggi. Si tratta di un documento tradotto in diverse lingue (inglese, spagnolo, francese, italiano, arabo, cinese, russo) in cui segnalare le eventuali profilassi eseguite, le allergie o malattie croniche e le terapie mediche in corso, in modo che il medico possa intervenire tempestivamente in caso di soccorso in un Paese straniero. Ma il Passaporto è utile anche al ritorno in Italia perchè contiene le indicazioni dei paesi visitati e, in caso di malessere, il medico di fiducia disporrà delle informazioni per intervenire: ''il caso tipico è la malaria - avvertono i medici della Simvim - spesso scambiata per febbre se non si segnala di essere stati in un paese a rischio''.

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