Scoperta da un gruppo di ricercatori italiani una proteina chiave per la crescita dei tumori. Lo studio, condotto presso l'Irccs San Raffaele di Milano, è pubblicato online oggi su 'Nature', e rivela la fondamentale funzione di una molecola alla base dei meccanismi della vita. In pratica la eIF6 è una sorta di interruttore, che regola la crescita dei tumori, costituiti da cellule impazzite che si riproducono in modo più rapido di quelle sane.
Da qui una delle possibili e più importanti ricadute mediche della scoperta: questa proteina potrebbe essere un nuovo importante bersaglio alla base di innovative strategie terapeutiche anticancro.
Riducendo la produzione di eIF6, infatti, si potrebbe rallentare la crescita dei tumori. Non solo, i ricercatori hanno identificato una caratteristica molto peculiare della proteina: fa 'ingrassare'. A una sua ridotta produzione da parte dell'organismo, corrisponde una riduzione cospicua e specifica della formazione di grasso nel corpo. Insomma, meno proteina equivale a meno grassi. Il lavoro è stato realizzato dall'Istituto San Raffaele e dall'Università Vita-Salute San Raffaele in collaborazione con l'Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro e la Northwestern University di Chicago, negli Stati Uniti.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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