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Apnee notturne: una dieta ipocalorica per sconfiggerle

Otorinolaringoiatria | 22/01/2010 12:28

Due mesi di dieta ipocalorica e di notte si torna a riposare. È la soluzione proposta da uno studio svedese del Karolinska Institute pubblicato sulle pagine del British Medical Journal. I medici svedesi hanno sottoposto i volontari a un regime alimentare piuttosto rigido, basato sull'assunzione di liquidi per le prime otto settimane e sulla graduale reintroduzione di cibi solidi per altre due. Una soluzione forse un po' estrema, ma funzionale. I soggetti sottoposti a questo tipo di dieta hanno perso in media 19 chili e hanno mostrato una riduzione netta dei casi di apnee notturne, da 37 a 12 nel corso di un'ora di sonno. Un altro gruppo di volontari ha invece continuato ad alimentarsi in maniera consueta e i livelli di apnee sono rimasti identici.
 

Com'è noto, il peso incide in maniera sostanziale sulla presenza di questo disturbo della respirazione. Quando si è sdraiati, le vie aeree superiori non riescono più a lavorare correttamente e per qualche momento si chiudono, provocando appunto il fenomeno del respiro trattenuto come si fa in caso di apnea. La soluzione che viene dal nord è quindi quella di eliminare la causa principale del problema, ovvero i chili di troppo, ma secondo alcuni l'approccio sarebbe esagerato e controproducente. Innanzitutto bisogna verificare che la perdita di peso rimanga tale anche col passare del tempo e non si trasformi invece nella “riconquista” dei chili perduti.

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In secondo luogo, una dieta così rigida come quella proposta dai medici del Karolinska Institute può rappresentare paradossalmente un pericolo dal punto di vista cardiaco. Se è vero che le apnee aumentano il rischio di infarti e ictus, è altrettanto vero che il paziente debilitato da un regime alimentare drastico è più soggetto all'eventualità di traumi del genere. È tuttavia evidente la necessità per chi soffre di apnee notturne di perdere peso. L'importante è che ciò avvenga in maniera costante e nei tempi giusti, attraverso un'alimentazione certamente ipocalorica, ma allo stesso tempo equilibrata.

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