Due mesi di dieta ipocalorica e di notte si torna a riposare. È la soluzione proposta da uno studio svedese del Karolinska Institute pubblicato sulle pagine del British Medical Journal. I medici svedesi hanno sottoposto i volontari a un regime alimentare piuttosto rigido, basato sull'assunzione di liquidi per le prime otto settimane e sulla graduale reintroduzione di cibi solidi per altre due. Una soluzione forse un po' estrema, ma funzionale. I soggetti sottoposti a questo tipo di dieta hanno perso in media 19 chili e hanno mostrato una riduzione netta dei casi di apnee notturne, da 37 a 12 nel corso di un'ora di sonno. Un altro gruppo di volontari ha invece continuato ad alimentarsi in maniera consueta e i livelli di apnee sono rimasti identici.
Com'è noto, il peso incide in maniera sostanziale sulla presenza di questo disturbo della respirazione. Quando si è sdraiati, le vie aeree superiori non riescono più a lavorare correttamente e per qualche momento si chiudono, provocando appunto il fenomeno del respiro trattenuto come si fa in caso di apnea. La soluzione che viene dal nord è quindi quella di eliminare la causa principale del problema, ovvero i chili di troppo, ma secondo alcuni l'approccio sarebbe esagerato e controproducente. Innanzitutto bisogna verificare che la perdita di peso rimanga tale anche col passare del tempo e non si trasformi invece nella “riconquista” dei chili perduti.
Messina: "L'acufene, o tinnito, momento dispercettivo del nostro sistema uditivo, secondo la Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati (ICD 10, 1990) è una patologia di competenza otorinolaringoiatrica
Per la prima volta è stata somministrata in entrambe le orecchie, e ciò ha permesso ai bambini di determinare la posizione dalla quale provengono i suoni
Iervolino: Il Monaldi centro all’avanguardia per tumori del testa-collo e per la chirurgia della sordità
Il 1 marzo si riuniranno a Roma a Montecitorio rappresentanti delle istituzioni, medici specialisti, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona promossa per diffondere in Italia il messaggio dell'Oms
Messina: "L'acufene, o tinnito, momento dispercettivo del nostro sistema uditivo, secondo la Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati (ICD 10, 1990) è una patologia di competenza otorinolaringoiatrica
Per la prima volta è stata somministrata in entrambe le orecchie, e ciò ha permesso ai bambini di determinare la posizione dalla quale provengono i suoni
Iervolino: Il Monaldi centro all’avanguardia per tumori del testa-collo e per la chirurgia della sordità
Il 1 marzo si riuniranno a Roma a Montecitorio rappresentanti delle istituzioni, medici specialisti, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona promossa per diffondere in Italia il messaggio dell'Oms
Commenti