La fenotipizzazione dell’asma ha come obiettivo la comprensione dei meccanismi della patologia e l’ottimizzare della gestione terapeutica. I fenotipi mostrano delle variazioni relative all’età. I fenotipi di wheezing (sibilo) nel primo anno di vita sono poco conosciuti, invece sono molto conosciuti nel secondo anno di vita. Il rantolo prescolare è fenotipizzato ottimamente da un pattern di sintomi, definiti come episodi virali o come rantolo multiple-trigger, che consente la pianificazione razionale del trattamento. In età scolare e nella vita adulta, la maggior parte dei pazienti con asma lieve possono essere gestiti in modo adeguato, senza fenotipizzazione, ma il trattamento dell’asma grave è basato invece sul diverso gruppo fenotipico di appartenenza.
La fenotipizzazione è stata eseguita principalmente dalla cellularità luminale prossimale. Tuttavia, questa non tiene conto di eventuali variazioni della cellularità nel corso del tempo, dei cambiamenti delle vie aeree distali, o il contributo relativo della mucosa e delle alterazioni infiammatorie del lume. Ci può essere inoltre una esacerbazione di un fenotipo distinto, caratterizzato da eosinofilia delle vie aeree. I fenotipi adulti invece includono l'asma a esordio tardivo, un fenotipo caratterizzato da una progressiva perdita della funzione polmonare; tuttavia una revisione critica suggerisce che questi fenotipi possono anche avere radici nell'infanzia.
Bibliografia:
Phenotypic differences between pediatric and adult asthma
Proceedings of the American Thoracic Society
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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