Una class action contro la Bat Italia (British American Tobacco Italia) e i Monopoli di Stato per risarcire i fumatori, compresi quelli che non si sono ammalati di patologie legate al fumo, per i rischi corsi a causa del vizio. A studiarla è il Codacons, che si è messo a lavoro all'indomani della sentenza della Cassazione.
Datata 17 dicembre 2009, riconosce come "le sigarette - spiega Carlo Rienzi, presidente dell'associazione, a margine del convegno capitolino 'Tabacco e tabagismo, diritti e rovesci a 5 anni dalla legge', oggi a Roma - rappresentino un prodotto pericoloso, e chi le produce e vende è responsabile dei danni che provocano anche se il fumatore è consapevole di correre un rischio". "Si potrebbe ipotizzare, dunque - spiega Rienzi - un concorso di colpa tra produttori e fumatori, e i primi potrebbero essere chiamati al risarcimento ancor prima che si verifichi il danno. Stiamo lavorando in questa direzione. Si tratterebbe, certo - riconosce - di una causa di entità minore rispetto a quella intentata da chi, ad esempio, si è ammalato di cancro al polmone a causa del vizio, ma potrebbe essere di gran lunga più diffusa interessando un maggior numero di persone".
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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