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Medicina naturale troppo rischiosa: campagna dell’Iss sui pericoli

Sanità pubblica Redazione DottNet | 24/02/2010 10:20

Medicinali a base di erbe e terapie non convenzionali o 'naturali': non sono innocue quanto si potrebbe pensare e, anzi, in molti casi possono provocare effetti pericolosi fino alla morte.

Secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità (Iss), infatti, sono tre i decessi ufficiali collegati all'utilizzo della medicina non convenzionale dal 2002. E dato il sempre più ampio uso di tali terapie da parte degli italiani - circa 8 mln gli 'amanti' della medicina naturale - l'Iss corre ai ripari con una campagna informativa per i cittadini: locandine in studi e ospedali per rendere ''consapevoli'' dei rischi di tali prodotti. A mettere in guardia e' anche il farmacologo Silvio Garattini: ''Il fatto che medicinali siano a base di erbe - avverte - non vuol dire che siano senza pericoli per la salute. Dunque, e' bene sempre stare attenti agli acquisti fatti nelle erboristerie, soprattutto per prodotti naturali a base di erbe destinati ad essere ingeriti per uso medicinale. Infatti, non si sa esattamente quali principi attivi possano contenere''.
- DAL 2002 3 DECESSI PER MEDICINE NON CONVENZIONALI: Dall'aprile 2002 il sistema nazionale di sorveglianza delle sospette reazioni avverse dell'Iss raccoglie le segnalazioni spontanee associate all'uso dei prodotti della medicina naturale.

Le oltre 400 segnalazioni pervenute hanno riguardato molti eventi gravi: nel 36% dei report è stata indicata una ospedalizzazione, nel 5% l'evento aveva messo in pericolo la vita del paziente e sono stati riportati 3 decessi. Le segnalazioni riportavano principalmente patologie gastrointestinali, della cute, disturbi psichiatrici, patologie del sistema nervoso e del fegato. Il 71% dei prodotti era a base di piante medicinali. Nel 34% dei report e' stato riferito l'uso concomitante di farmaci convenzionali.
- VIA CAMPAGNA ISS PER MEDICINA NATURALE SICURA: Al via la campagna di informazione al cittadino 'Informare per essere consapevoli' sulla sicurezza dei prodotti della medicina naturale promossa dal Centro Nazionale di Epidemiologia dell'Iss in collaborazione con la Società Italiana di Farmacologia e il Centro di Medicina Naturale della Asl 11 di Empoli. Circa 140.000 locandine sono state inviate ad altrettanti medici di famiglia, pediatri e farmacisti per essere esposte in ospedali, ambulatori, studi medici e farmacie.

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Scopo della campagna e' creare consapevolezza in merito ai possibili rischi associati all'utilizzo di prodotti - piante medicinali, integratori alimentari, preparati omeopatici - che, in quanto naturali, sono comunemente considerati sicuri e ''innocui'' e assunti come forma di automedicazione senza consultare il medico o il farmacista.
- TANTI EFFETTI COLLATERALI, CONSULTARE MEDICO: Anche i preparati a base di piante o loro derivati, avverte l'Iss, sono dotati di attività farmacologica e questa può essere responsabile della comparsa di effetti collaterali e alterare gli effetti dei farmaci convenzionali. Tra le reazioni avverse monitorate dall'Iss a partire dal 2002, si segnalano soprattutto allergie e problemi gastrointestinali, epatici e renali, oltre a patologie del sistema nervoso e della cute. E' dunque importante che il cittadino, prima di assumere un qualsiasi prodotto di medicina naturale, consulti il medico o il farmacista.
- MEDICINA NON CONVENZIONALE PER 8MLN ITALIANI E 10% BIMBI: Nel 2005 circa 7 milioni e 900.000 persone (13,6% della popolazione residente), secondo dati Istat, hanno dichiarato di aver utilizzato metodi di cura non convenzionali. La terapia più diffusa è l'omeopatia (vi ha fatto ricorso il 7% della popolazione), seguita da osteopatia e chiropratica (6,4%), da fitoterapia (3,7%) e agopuntura (1,8%). Dalla stessa indagine Istat emerge la tendenza a integrare rimedi omeopatici o fitoterapici con farmaci convenzionali (nel 73,5% dei casi). L'utilizzo dei metodi di cura non convenzionali è risultato essere più diffuso tra le persone di status sociale alto e residenti nel Nord del Paese. Un dato interessante riguarda i bambini fino a 14 anni: in questa fascia di età, quasi il 10% è stato sottoposto a trattamenti non convenzionali. Anche in questo caso a fare la parte del leone e' l'omeopatia, che ha interessato il 7,9% dei bambini e ragazzi.

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