Per i malati di tumore in Italia c'è un'attenzione maggiore alla qualità della vita attraverso le cure domiciliari e la terapia del dolore, ma ancora qualche difficoltà nell'accesso ad alcune apparecchiature avanzate, prima fra tutte la radioterapia. Sono alcuni dei dati contenuti nel libro bianco dell'Aiom, associazione italiana di Oncologia Medica, presentato a Roma. "Il Governo sta dando molta attenzione ai problemi dell'oncologia - ha affermato il ministro della Salute Ferruccio Fazio durante la presentazione - i tumori stanno diventando una delle patologie più diffuse. La sempre maggiore possibilità di allungare la vita ai pazienti mette al centro dell'attenzione la qualità della vita del paziente.
Sulle cure domiciliari ci sarà attenzione nella prossima definizione dei Lea mentre il ddl sulle cure palliative sta per essere varato dal Parlamento. Inoltre alla prossima conferenza Stato-Regioni sarà discusso il nuovo piano oncologico nazionale, e stiamo valutando la creazione di una rete delle eccellenze oncologiche da pubblicizzare anche all'estero". Secondo i numeri del rapporto, l'87% delle oncologie italiane ha un servizio di assistenza domiciliare, un dato che una volta tanto riguarda anche il Sud: un'oncologia del Nord tratta a casa in media 200 pazienti, 148 al Sud-Isole, 118 al Centro. Dal 2001, i servizi riabilitativi (passati dal 4,6% al 41,7% odierno) e quelli per i malati terminali hanno compiuto i progressi maggiori: le strutture per terapie anti-dolore sono quadruplicate, arrivando all'80% dei casi nel 2009. Una nota dolente e' rappresentata dalle radioterapie, assenti nel 40% delle strutture, mentre va meglio ad altre apparecchiature diagnostiche e di cura. "Al Sud si osserva - sottolinea Fazio - un recupero importante anche sul fronte delle tecnologie. Stiamo pensando - annuncia - a degli interventi strutturali per migliorare ancora, come proporre alle Regioni di utilizzare 'di default' parte dei fondi ex articolo 20, dedicati all'edilizia sanitaria, per le tecnologie biomediche diagnostiche e terapeutiche".
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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