Gli effetti collaterali di un farmaco sono più forti se il malato ha paura di assumere la medicina. E' quanto dimostra uno studio condotto da Yvonne Nestoriuc dell'Universita' di Marburg in Germania e pubblicato sulla Arthritis Care & Research. I farmaci, seppur sicuri e sempre rigidamente testati, spesso hanno dei piccoli effetti collaterali: per esempio disturbi gastrointestinali o cefalee. Spesso poi sul 'bugiardino' la lista di controindicazioni e effetti avversi è così lunga che scoraggerebbe chiunque, anche le persone che non hanno timori di alcun tipo a prendere medicine. E questa non e' cosa di poco conto, perché sovente induce il malato alla non aderenza alle terapie o addirittura all'interruzione di esse.
Ora i ricercatori hanno dimostrato anche un altro effetto 'collaterale' dell'aver paura degli effetti collaterali: il timore di un farmaco può favorire la comparsa dei suoi effetti avversi. Infatti gli esperti hanno studiato un gruppo di persone con artrite reumatoide e hanno chiesto loro di compilare un questionario sul loro rapporto con i farmaci. Poi hanno monitorato l'eventuale comparsa di effetti avversi di una nuova terapia antinfiammatoria. E' emerso che maggiore è il timore dichiarato di assumere il farmaco e maggiore la paura dei suoi effetti avversi, più alta risulta la probabilità che qualcuno di questi compaia. Meglio rassicurare il paziente, quindi, concludono i medici, quando deve affrontare una nuova cura farmacologica, perché così non solo lo si spronerà a seguirla a dovere, ma lo si metterà anche al riparo da effetti avversi.
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