Dai 7 ai 10 anni. Questo è il tempo medio per arrivare ad una diagnosi definitiva di celiachia, l'intolleranza permanente al glutine che in Italia interessa 80mila diagnosticati e circa 500mila persone in attesa di un responso sulla possibile infiammazione cronica e il progressivo danneggiamento della mucosa intestinale. Su questa patologia in aumento sul territorio nazionale, con 5mila nuove diagnosi ogni anno in Italia, per ridurre i tempi diagnostici e i costi sanitari, la comunità scientifica si sta orientando verso lo screening sierologico di massa in bambini di età prescolare o rimanere al cosiddetto 'case finding', ovvero la ricerca della celiachia sulla base di preesistenti sintomi sospetti.
''Un programma di screening sarebbe più complesso sul piano organizzativo - afferma Carlo Catassi, associato di pediatria presso l'Università Politecnica delle Marche e ricercatore a livello internazionale - ma certamente consentirebbe una migliore identificazione dei casi sommersi di celiachia. Al contrario, i dati più recenti dimostrano che la politica del case-finding, infatti riesce ad individuare non più del 50% dei casi sfuggiti alla diagnosi''. Studi effettuati in altri Paesi europei, come la Finlandia, hanno dimostrato come programmi di screening effettuati su bambini in età scolare siano in grado di individuare gli anticorpi della celiachia prima che l'intolleranza sia diagnosticata clinicamente.
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