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Celiachia, screening di massa per una diagnosi più rapida

Sanità pubblica | 24/03/2010 19:20

Dai 7 ai 10 anni. Questo è il tempo medio per arrivare ad una diagnosi definitiva di celiachia, l'intolleranza permanente al glutine che in Italia interessa 80mila diagnosticati e circa 500mila persone in attesa di un responso sulla possibile infiammazione cronica e il progressivo danneggiamento della mucosa intestinale. Su questa patologia in aumento sul territorio nazionale, con 5mila nuove diagnosi ogni anno in Italia, per ridurre i tempi diagnostici e i costi sanitari, la comunità scientifica si sta orientando verso lo screening sierologico di massa in bambini di età prescolare o rimanere al cosiddetto 'case finding', ovvero la ricerca della celiachia sulla base di preesistenti sintomi sospetti.

 ''Un programma di screening sarebbe più complesso sul piano organizzativo - afferma Carlo Catassi, associato di pediatria presso l'Università Politecnica delle Marche e ricercatore a livello internazionale - ma certamente consentirebbe una migliore identificazione dei casi sommersi di celiachia. Al contrario, i dati più recenti dimostrano che la politica del case-finding, infatti riesce ad individuare non più del 50% dei casi sfuggiti alla diagnosi''. Studi effettuati in altri Paesi europei, come la Finlandia, hanno dimostrato come programmi di screening effettuati su bambini in età scolare siano in grado di individuare gli anticorpi della celiachia prima che l'intolleranza sia diagnosticata clinicamente.

La possibilità di sviluppare un programma di screening sierologico di massa, osserva infine l'azienda Dr Schär, ''non richiede investimenti logistici o di personale extra, né attrezzature speciali rispetto a quelle di qualunque laboratorio di analisi, per cui potrebbe in definitiva costituire un investimento positivo per il sistema pubblico sanitario.

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Inoltre, oltre al costo economico, bisogna considerare anche il riscontro positivo psicologico per i pazienti non ancora diagnosticati: il test sierologico incute meno timore della biopsia intestinale e pertanto incontra meno resistenze da parte dei pazienti, soprattutto così piccoli. In questo modo, anche le successive biopsie - necessarie, in caso di risultato positivo, per una diagnosi definitiva - diventano più accettabili e rapide. Infine, l'individuazione della celiachia sin dall'infanzia attraverso lo screening renderebbe migliore la compliance della dieta senza glutine, ad oggi unica terapia efficace per affrontare l'intolleranza''.

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