Uomini di gran lunga più a rischio di morire di cancro, rispetto al gentil sesso. Il pericolo di perdere la vita uccisi da una neoplasia per loro è, infatti, del 70% maggiore. Colpa di stili di vita più insalubri e della cattiva abitudine di 'lui' a tentennare quando c'è da andare dal medico. I maschietti per lo più nicchiano alle prese con sintomi che dovrebbero suonare come campanelli d'allarme, e le conseguenze, stando a uno studio che ha guadagnato le pagine della rivista 'European Urology Supplements', mettono i brividi.
In generale, gli uomini hanno il 16% in più di possibilità di sviluppare un cancro nel corso della vita, e il 40% di rischi maggiori di morirne. Ma, se escludiamo neoplasie prettamente di genere, come tumore al seno o cancro alla prostata, ecco che la forbice tra i due sessi si allarga a dismisura, assicura lo studio dei ricercatori dell'ateneo di Leeds che ha coinvolto, in prima linea, il Cancer Research UK e il National Cancer Intelligence Network.
Per il sesso forte, infatti, la possibilità di vedersi diagnosticare una neoplasia risulta del 62% maggiore, e la possibilità di restarne uccisi sale del 69% rispetto alle donne. Per alcuni tipi di cancro, poi, la situazione risulta ancora più drammatica, stimano i ricercatori dopo un'attenta analisi dei numeri sui casi di tumori registrati in Gran Bretagna. Per gli uomini, o quanto meno per i maschi britannici, il pericolo di essere uccisi da un cancro alle vescica è di tre volte maggiore, mentre rischiano il doppio delle donne di morire per un tumore ai reni.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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