IOV, 64% donne chiede spontaneamente mammografia
"L'autocontrollo è importante - sottolinea Cosimo Di Maggio, esperto della Senologia dello Iov - perché responsabilizza le donne a prendersi cura del proprio corpo, ai fini della prevenzione però resta fondamentale la verifica tramite mammografia".
Allo Iov sono 1.821 i casi in cui dal 2000 è stato riscontrato un tumore maligno e le percentuali vanno di pari passo con l'avanzare dell'età. La soglia di aumento del rischio, come mettono in evidenza del resto tutte le campagne di informazione sull'argomento, è quella tra i 35 e i 40 anni. Se infatti tra i 30 e i 34 anni i tumori maligni alla mammella rappresentano l'1% dei casi, tra i 35 e i 39 la percentuale cresce al 5% e tra i 40 e i 44 arriva fino al 9%. Tra i 45 e i 49 anni si attesta attorno al 13%, tra i 50 e i 54 al 15%, tra i 55 e i 59 al 13% e tra i 60 e i 64 al 15%. Tra i 65 e i 69 anni poi il dato inizia a scendere all'11%, per ridimensionarsi ulteriormente tra i 70 e i 79 all'11% e al 3% oltre gli 80 anni. Poiché non è possibile prevenire l'insorgenza di un tumore della mammella, alle donne conviene sottoporsi, ogni anno o due, al controllo con mammografia. La diagnosi precoce, prima ancora che si senta con le proprie mani, garantisce cure meno invasive e risultati indiscutibili: grazie infatti alla diagnosi precoce e alle cure sempre più valide e personalizzate, la riduzione di mortalità per tumore della mammella supera oggi il 90%.