Una nuova speranza per mettere al tappeto l'Hiv arriva dalle staminali. Armare il sistema immunitario contro il virus, servendosi delle potenzialità delle 'cellule bambine', è la nuova strada che potrebbe esser battuta per fronteggiare la malattia. Almeno secondo Ben Berkhout dell'università di Amsterdam, che ha avanzato la sua ipotesi al meeting della Society for General Microbiology in corso a Edimburgo.
A detta dello studioso, una terapia genica a base di staminali potrebbe migliorare significativamente qualità e speranze di vita in pazienti che non rispondono ai farmaci antivirali. Berkhout è a lavoro su questa terapia genica, che sembra promettere risultati di lunga durata anche dopo un singolo trattamento. E confida di iniziare i test clinici sull'uomo tra appena 3 anni. Si tratta, in poche parole, di sviluppare un Dna antivirale nei pazienti armando le loro cellule contro l'infezione.
La terapia prevede l'estrazione e la purificazione delle staminali dal midollo osseo del soggetto da trattare. A questo punto, il Dna antivirale viene trasferito alle cellule in laboratorio, con l'obiettivo di reiniettarle poi nell'organismo. Una nuova speranza per mettere al tappeto l'Hiv arriva dalle staminali. Armare il sistema immunitario contro il virus, servendosi delle potenzialità delle 'cellule bambine', è la nuova strada che potrebbe esser battuta per fronteggiare la malattia. Almeno secondo Ben Berkhout dell'università di Amsterdam, che ha avanzato la sua ipotesi al meeting della Society for General Microbiology in corso a Edimburgo.
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