''I vaccini sono un'opportunità e non un obbligo''. Lo ha detto Monica Bettoni, direttore generale dell'Istituto Superiore di Sanità, secondo cui in Italia la vaccinazione è associata dall'opinione pubblica più ai rischi che ai benefici. Bettoni è intervenuta a margine della tavola rotonda su 'I vaccini: un bene per la tutela della salute per il presente e per il futuro' che si è tenuta presso la sede della Novartis Vaccines di Siena. ''Facciamo controlli di stato per garantire la sicurezza dei cittadini: i vaccini oggi non sono dannosi, sia per come sono prodotti sia per come sono strutturati''. E' anche un problema di comunicazione: ''Serve maggiore formazione e informazione per medici, pediatri ma anche personale non medico. Lo ha dimostrato la recente pandemia: la gente non vuole vaccinarsi e i medici per primi. Un atteggiamento da correggere'', ha poi spiegato Bettoni nel suo intervento, che si è snodato su altri due punti:
''Le vaccinazioni restano importanti strumenti di sanità pubblica, insieme all'acqua potabile hanno cambiato la vita e la salute di tanti cittadini'', ha detto, e ha aggiunto: ''Il futuro è nell'incremento della ricerca in particolare per tre sfide vaccinali, che non ci sono così lontane: tubercolosi, malaria e Aids. Proprio l'Istituto Superiore di Sanità è in prima linea e sta studiando un vaccino contro l'Hiv''. Se è più facile vedere gli effetti delle medicine su soggetti malati, i benefici dei vaccini sulle persone sane legati alla prevenzione sono meno percepiti: ''Non vedere certe malattie fa sembrare che non ci siano.
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