Svelato il linguaggio segreto del Rna, ma anche la funzione di 'pezzetti' di Dna ritenuti fino ad ora inutile 'spazzatura': gli pseudogeni. Sequenze di nucleotidi simili a geni (a livello di struttura), ritenuti fino a oggi 'relitti' di geni ancestrali, che hanno perso la capacità di essere espressi nel corso dell'evoluzione. A far luce su questi elementi, scoprendo la funzione di questi geni 'virtuali', è uno studio pubblicato su 'Nature' dal team dell'italiano Pier Paolo Pandolfi, direttore di ricerca al Bidmc Cancer Center e docente di medicina all'Harvard Medical School di Boston (Usa). Questi pseudogeni producono Rna che non diventa proteina. La novità della ricerca "è il fatto che questo Rna ha una sua funzione specifica: 'cattura' il micro-Rna (che agisce come un interruttore per i geni), impedendogli di lavorare", spiega il genetista Giuseppe Novelli, preside della Facoltà di medicina dell'università di Roma Tor Vergata.
"Si tratta dunque di un bellissimo lavoro, uno studio interessante che capovolge alcune delle teorie precedenti sul ruolo del Dna 'spazzatura' e apre una finestra sulla complessità genetica dei tumori. Grazie a questo lavoro potremo, infatti, trovare nuove armi mirate contro gli pseudogeni, per bloccarli aumentando così i bersagli da colpire per battere i tumori". Insomma, dietro l'Rna c'è più di quel che si vede a una prima occhiata, sintetizza il team di Pandolfi. Proprio l'abilità di comunicare dell'Rna messaggero si è rivelata cruciale per l'azione degli pseudogeni. Quando qualcuno di questi elementi muta, questo può avere conseguenze in termini di tumori e altre malattie, spiegano i ricercatori.
Fonte: Adnkronos
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