Il 60% dei medici prescrive farmaci anche quando non è necessario, il 50% invia i propri pazienti a fare una visita specialistica non per necessità del paziente ma per paura di ripercussioni legali e il 70% dei medici prescrive un eccesso di esami in una misura che varia dal 20 al 40%.
L'abuso di prescrizioni che nasce dalla cosiddetta ''medicina difensiva'' costa al Servizio sanitario nazionale, dai 12 e i 20 miliardi di euro l'anno. Cifre da vera e propria finanziaria. Potrebbe essere questa una delle peggiori ''malattie'' del servizio pubblico, contro la quale gli stessi medici, governo e parlamento, sono pronti a intervenire. I dati emergono dall'indagine 'Medici in difesa, prima ricerca del fenomeno in Italia: numeri e conseguenze', commissionata dall'Ordine dei medici della Provincia di Roma e condotta su 800 medici. Uno studio dove i camici bianchi si sono letteralmente ''confessati'', ammettendo di avere usato il ricettario come arma di difesa contro il rischio di denunce. Sulla base dello studio del Lazio, la stima nazionale descrive un quadro preoccupante. Solo 4 medici su 10 dichiarano di non avere mai ceduto alla paura firmando ricette non necessarie e, solo considerando i farmaci, quelli più prescritti in ''via difensiva'' sono i medicinali per l'apparato cardio-circolatorio (33,8%), digerente (28,3%) e respiratorio (27,9%).
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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