Lazio, Campania, Abruzzo, Molise. E adesso anche Calabria. Con la decisione del consiglio dei ministri di commissariare la Regioneguidata da Giuseppe Scopelliti salgono a cinque le Regioni 'canaglia', tutte del Sud, commissariate per i conti in rosso della sanità. Contando anche le altre alle prese con i piani di rientro (Sicilia e Sardegna, che non possono essere commissariate perché a Statuto speciale, Puglia e Liguria), ''mezza Italia'', come ha ripetuto più volte anche il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, non ha i conti a posto. E ''sotto osservazione'', come ha ricordato il ministro della Salute Ferruccio Fazio, sono anche i conti del Veneto, mentre con il Piemonte ''si sta valutando la possibilità di un piano di rientro concordato''.
A essere in deficit sono però in totale tredici Regioni (c'è anche la Basilicata con un segno meno di 21 milioni) per un ammontare di 3,4 miliardi di euro. Il Lazio da solo ha un buco di 1,3 miliardi, anche se le performance della Regione, come ha certificato in audizioni parlamentari il mese scorso Francesco Massicci, capo dell'Ispettorato Generale per la Spesa Sociale della Ragioneria dello Stato, sono migliorate negli ultimi anni, passando da un disavanzo strutturale del 2006 del 24% al 15% del 2009.
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