Nicotina sotto accusa come potenziale causa del cancro al seno: arriva la prima prova scientifica che la sostanza che più di tutte crea dipendenza dalle sigarette potrebbe anche essere alla base della crescita del 'big killer' al femminile, secondo i ricercatori della Taipei Medical University di Taiwan, che ne parlano sulla rivista 'Journal of the National Cancer Institute'. Ogni 'bionda' contiene almeno 60 sostanze cancerogene, come il monossido di carbonio, l'arsenico e il catrame. Ma sulla nicotina non esistevano ancora prove certe: ci hanno pensato gli esperti asiatici, che si sono concentrati sullo studio di cellule sane e di cellule del tumore del seno per verificare se la nicotina fosse in grado di promuovere la progressione della neoplasia.
Yuan-Soon Ho e il suo team hanno così scoperto che, quando le cellule malate vengono a contatto con la nicotina, il tumore progredisce. Viceversa, riducendo i livelli della sostanza, la crescita tumorale viene inibita. Insomma, il nuovo studio rappresenta una brutta notizia anche per le aziende che producono gomme da masticare, cerotti e device elettronici a base di nicotina, strumenti oggi largamente utilizzati per liberarsi dal vizio del fumo. Gli esperti sono però cauti: la ricerca è stata effettuata sulle cellule provenienti da pochi pazienti e sono necessari ulteriori approfondimenti.
Bibliografia: Yuan-Soon Ho et al. Overexpression and Activation of the 9-Nicotinic Receptor During Tumorigenesis in Human Breast Epithelial Cells. JNCI Journal of the National Cancer Institute 2010 102(17):1322-1335
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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