Addio ''viagra rosa'', l'azienda che stava sviluppando il farmaco per la disfunzione sessuale femminile, disturbo sulla cui reale esistenza addirittura sono stati sollevati non pochi dubbi, ha annunciato la decisione di interrompere i lavori di sviluppo della molecola. L'azienda, la tedesca Boehringer Ingelheim, ha deciso di bloccare lo sviluppo del farmaco, il cui principio attivo - la flibanserina - era pensato in origine per la depressione, dopo che l'organo regolatorio sui farmaci statunitense, la FDA, ha dato parere negativo. Questo 'no' dell'FDA, arrivato di recente, era spiegato col fatto che il farmaco non rispetta uno degli obiettivi che l'azienda si era data, quello cioè di aumentare la libido femminile. Inoltre il farmaco dava dubbi di sicurezza.
Ma la Boehringer Ingelheim fa sapere in una nota aziendale che resta convinta degli effetti positivi della flibanserina. Secondo quanto riferisce il British Medical Journal (BMJ) il mercato per il 'viagra rosa', che molte aziende hanno inseguito, sarebbe enorme, solo per gli Usa ammonterebbe a 1,5 miliardi di euro. Ma finora nessuna azienda e' riuscita ad agganciare questo tesoro, tre i fallimenti in elenco: nel 1994 la Pfizer abbandonò i suoi sforzi per farsi approvare il sildenafil (Viagra) anche per le donne. Dieci anni dopo la Proctor & Gamble si e' vista bocciare i cerotti al testosterone per motivi di sicurezza. Qualche altra casa farmaceutica tenterà l'impresa? Dati i potenziali profitti in gioco ci sono buone possibilità, ma intanto si punta il dito contro l'esistenza stessa di questo disturbo sessuale: ''la diagnosi e' controversa - ha dichiarato al BMJ Leonore Tiefer della New York University School of Medicine - il desiderio sessuale e' una questione troppo complicata e individuale'' e ipotetici cali del desiderio sono difficilmente trattabili con un farmaco.
Fonte:AdnKronos
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